La prima volta con … Tiger Woods!
Non sono andato neanche vicino a scoprire tutte le storie fantastiche sul più forte giocatore del mondo, ma ci sto provando.
State pronti, poiché nei prossimi mesi vi racconterò alcuni dei ricordi dei giocatori del PGATOUR che hanno giocano con Tiger per la prima volta.
Ve le proporrò saltuariamente, per non tediarvi, ma soprattutto per farvi conoscere le reazioni dei vostri giocatori preferiti nei confronti del più grande di tutti i tempi .
Rory Mcilroy
“Tiger è stato Il mio idolo dalla prima infanzia”, ha dichiarato il nord-irlandese.
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“Ho giocato con lui al suo torneo a Sherwood nel 2010. Non ho mai detto così tante volte “good shot” ( bel colpo n.d.r) nella mia vita giocando con qualcuno, come ho fatto quel giorno”. Era solo un “good shot”, “good shot”, “good shot”.
Ha sempre fatto bei colpi per tutta la giornata giocando 6 sotto il par del campo.
Mi sentivo piuttosto nervoso durante le prime buche, poi mi sono calmato e ho fatto del mio meglio, giocando bene.
Al termine del giro, inevitabilmente ti paragoni a lui sul gioco e a quello che hai appena visto. Stavo pensando che sicuramente lui è migliore di me in questa parte del gioco, mentre in quest’altra parte siamo allo stesso livello e che dovrei senza dubbio migliorare quest’altro aspetto”.
Jon Rahm
“La mia prima volta con Tiger è stata nei singoli della Ryder Cup. Aveva appena vinto a East Lake il Tour Championship; lui aveva subito 3 sconfitte ( tre siringhe di Molinari e Fleetwood n.d.a.), io 2 (contro Koepka /Finau e Thomas /Spieth). Lui voleva vincere assolutamente, ed io non stavo giocando al mio meglio. Quella mattina nel tragitto dall’hotel fino al campo da golf sono rimasto al telefono con il mio mental coach parlando di quello che avrei voluto fare. Ho pensato che avrei dovuto batterlo alla sua maniera. Non sono una giocatore conosciuto per la precisione, ma avrei dovuto giocare in maniera impeccabile, ed è stato quello a cui mi sono ispirato
Poi sull’ultimo putt, immediatamente prima di colpirlo, qualcuno in spagnolo ha gridato con tutto quello che gli era rimasto nei polmoni: “fallo per Seve!”. Cosa significhi per me Seve, avere un metro e mezzo di putt per battere Tiger Woods, guadagnare il primo punto pieno per l’Europa quando sembrava che non girasse nel modo giusto, mi ha fatto venire in mente un sacco di cose”.
“Quando mi sono girato, ho dovuto scusarmi perché non avevo visto che si stava avvicinando, oltretutto con un sorriso: ”Amico, non preoccuparti, hai giocato alla grande” mi ha detto. Ho iniziato a piangere davanti a Tiger, è stato un momento pazzesco.
L’ho visto vincere tantissimi tornei, sognando un giorno di batterlo, e riuscirci la domenica di una Ryder Cup è stato straordinario. Nel golf non ci sono tante giornate migliori di questa per me.”