È ora di vacanze, siete in spiaggia e avete già finito la settimana enigmistica? Se vi state annoiando allora è arrivato il momento di provare il Beach Golf. Si può giocare a golf in spiaggia?! Ebbene sì, e vediamo subito come.
Anzitutto, cos’è il beach golf?
Il Beach Golf è una variante abbastanza recente del tradizionale golf e si disputa nei mesi estivi sulle spiagge. Inoltre, udite udite, questa variante del gioco sembra essere un prodotto made in Italy: nato a Pescara nel 1999 e già praticato regolarmente da più di 150.000 persone nel mondo.
Lo sport, poi è stato promosso dalla BGSA (Beach Golf Sport Association) ed è riconosciuto dal Centro Sportivo Educativo Nazionale, e dal CONI.
I principali Eventi?
- Nel 2014, a Montesilvano, si è svolta la prima edizione del Beach Golf European Contest. Alla manifestazione internazionale hanno preso parte 90 atleti in rappresentanza di 18 nazioni europee.
- Poi va menzionata la Jeckerson Cup del 2005, un’ulteriore variante su strada del golf disputata in Piazza del Campo, Siena, per una competizione di 40 coppie di partecipanti, provenienti da diversi Stati in una gara seguita da una folla di 80.000 persone.
- Negli anni seguenti sono stati organizzati tour estivi lungo le coste del litorale nazionale. Uno tra tutti il tour del 2010, in collaborazione con l’Università di Urbino, per 30 giorni consecutivi lungo il Mar Adriatico e svoltosi ogni giorno in una località differente!
Sembra divertente: come funziona questo sport?
Il beach golf è pur sempre golf; quindi l’obiettivo principale è quello di arrivare alla buca in meno colpi possibili. Rispetto allo sport tradizionale, fatto di 9 o 18 buche, nel beach golf si ha una sola buca…di una lunghezza variabile dai 1,5 ai 2 km circa. Il tragitto non è delimitato da nessun tipo di confine prestabilito quindi può svolgersi anche tra i bagnanti e le strutture balneari che costituiscono così ostacoli “naturali”.
Buona fortuna!
La gara si svolge con un numero di 2 giocatori per squadra che alternandosi colpo dopo colpo, devono raggiungere la buca finale. Il bastone è un classico bastone da golf mentre la pallina è fatta di morbido poliuretano espanso.
Vi farà piacere sapere che anche la pallina in questione è un prodotto Made in Italy: la Beach Golf Ball è leggera, sicura e può volare fino a 50 metri.
L’handicap di squadra, invece, viene calcolato dalla media degli handicap dei due giocatori arrotondata per difetto all’intero. Il primo tiro viene effettuato dal giocatore con handicap più basso dall’area di partenza. Solitamente la partenza è delimitata da un tappeto in materiale sintetico.
Sembra divertente vero?
E la cosa bella è che non c’è un proprio vero limite di tempo, quindi se voleste fermarvi un attimo al chioschetto a prendervi una bibita sarebbe lecito.
Altre regole?!
Beh, il senso delle regole è più o meno come quello del golf, in formato light; un paio di esempi:
- Gli impedimenti sciolti saranno palette, ombrelloni e secchielli e si possono rimuovere senza penalità;
- Gli impedimenti inamovibili, come moto d’acqua, ombrelloni e palme, passerelle e piante, postazioni dei bagnini non possono essere rimossi dal giocatore, ma se queste fossero rimosse, ad esempio, da una persona a cui avrete gentilmente offerto una bibita…convincere qualcuno a farlo si può!
Regole curiose ma molto divertenti.
Altra cosa divertente di questo sport è che solitamente durante il percorso vengono organizzate delle prove speciali, come eseguire un colpo particolarmente alto facendo passare la palla in una fascia delimitata. I giocatori si possono rifiutare di svolgere queste prove assegnandosi subito due colpi di penalità.
Sì, effettivamente sarebbe da provare questo sport: qualcuno ha un bastone da prestarmi?!