E’ il moving day all’Open d’Italia e tutti vogliono scalare la classifica al Marco Simone. Il pubblico sorride, si diverte, tutti in campo per i 66 giocatori rimasti sul percorso dopo il taglio fissato al par del campo
Oggi fa caldo, si aprono gli ombrelli per cercare riparo dal sole, il temporale previsto fortunatmanete ha lasciato spazio ad un’altra giornata perfetta sui fairway di Guidonia.
Dal tee si provano grandi attacchi, si nasconde il coraggio solo sui green che sembrano una lastra di ghiaccio made in polo nord. La velocità è da brividi, le pendenze da capogiro, fare birdie è come cercare un arcobaleno in piena notte.
Cambiano molti nomi in alta classifica ma le certezze dei migliori non si fanno aspettare. Tommy Fleetwood e Daniel Van Tonder sbagliano poco e portano in club house il -12 della seconda posizione.
Nicolai Hojgaard sfrutta ancora una volta i colpi al green e dopo la vittoria del fratello in Svizzera, prende coraggio, confidenza, onora la sua famiglia e l’Open italiano con la vetta a 13 colpi sotto al par. Giovane, potente e sicuro, oggi il 20enne danese avrebbe meritato l’Oscar come attore protagonista. Good Job
Ottimi ancora Francesco Laporta ed Edoardo Molinari, il loro -8 vale la top ten, posizione dalla quale noi, azzurri, ci crediamo ancora. Lapo cerca punti, Dodo chiederà qualcosa in più al suo putt visto l’eccellente stato di forma del gioco lungo.
Fan, amicizia, gentilezza dei professionisti verso il pubblico. Oggi l’Open ha accolto tutti in un clima rilassato, queste le immagini che rappresentano maggiormente la gara di golf più importante d’Italia.
Signore, Signori è tempo di allacciare le cinture. Si vola all’Open dove qualche turbolenza in classifica è prevista nel finale di gara.
Welcome abord, stiamo per decollare.
Swing Your Life