L’Open d’Italia del 1973 al Circolo del Golf Roma.
Nel 1973 l’Open d’Italia fu diverso da tutti gli altri.
Non per la formula di gioco.
Nemmeno per il numero dei colpi tirati dal vincitore (284).
Non per quanto sotto par avesse giocato il vincitore (-4).
Quindi, qual’é la peculiarità?
Nel 1973 l’Open presentava una struttura del torneo completamente diversa dallo standard, simile a quella utilizzata nel Dunhill Links Championship.
Due campi in gioco, l’Olgiata Golf Club ed il Golf Club Roma Acquasanta.
I giocatori dovettero disputare i primi due giri in maniera alternata su entrambi percorsi.
Una volta superato il taglio, il gli ultimi due giri vennero disputati al Golf Club Roma Acquasanta.
Il vincitore e campione Open di quell’anno fu Tony Jacklin.
Si impose per un solo colpo sullo spagnolo Valentin Barrios.
Il britannico giocò in maniera estremamente regolare, presentando quattro score da 71-72-70-71.
L’esperimento non fu ripetuto, e dall’anno successivo si ritornò alla formula di torneo standard.
E dopo questa pillola di storia…buon Open d’Italia, é la giornata decisiva.