Si sa: il cerchiobottismo è una specialità olimpica tipicamente italiana. Epperò, a giudicare dagli ultimi avvenimenti sul Pga Tour, anche gli americani stanno lentamente imparando la lezione. Ma iniziamo con calma dall’inizio.
Dunque, al netto dei duelli Cantaly-DeChambeau-Rahm, due notizie, apparentemente slegate ma intrinsecamente collegate, hanno tenuto banco sul circuito statunitense negli ultimi giorni.
La prima: il Pga Tour ha firmato un contratto di sponsorizzazione quinquennale con la Vodka Tito’s Handmade.
In buona sostanza, questo brand diventerà la vodka ufficiale del circuito, con tanto di esperienze alcoliche taylor made per il pubblico lungo i fairway dei tornei e pure con tanto di lounge presente sul tracciato.
La seconda notizia: il Ceo del Pga Tour, Jay Monahan, ha reso noto che d’ora in avanti non saranno più tollerati comportamenti disdicevoli e mancanti di rispetto nei confronti dei giocatori da parte degli spettatori all’interno delle corde dei tornei.
I tifosi dovranno giustamente tenere un comportamento consono allo spirito del golf e, chiunque non lo farà, verrà buttato fuori dal golf in quattro e quattr’otto.
Tradotto: i fan che arriveranno ai tornei americani saranno innaffiati di vodka dalle 10 della mattina, ma al primo “Brooksie!” che urleranno a DeChambeau saranno cacciati fuori a pedate dalla sicurezza.
Ora: solo a me pare che ci sia una contrapposizione di fondo?
Voglio dire: con la sua politica giustamente fondata sul rispetto, Monahan sta cercando di cambiare la testa del tifoso. Ma l’esperienza insegna che la testa delle persone non cambia: semmai vanno cambiati gli strumenti e i dispositivi che si danno loro in mano. E giustamente, per riuscirci, sul Pga Tour si offre una boccia di Vodka Tito’s.
Cerchiobottismo puro: applausi!