Cambiare modo di pensare è davvero possibile? A volte più facile a dirsi che a farsi, modificare i propri pensieri è davvero fattibile.
Immagino che anche a te, come a buona parte dei golfisti, vengano in mente a volte pensieri poco costruttivi.
Ad esempio quando sul tee della 1, con le mani che tremano e il fiato corto, tiri il tuo primo colpo con un gancio a sinistra, o uno slice a destra, finendo nel posto più improbabile e assolutamente meno consigliato, il primo pensiero a raggiungere la tua mente può variare da
“Oggi non è la mia giornata” a “Lo sapevo, sbaglio sempre il primo colpo”
In realtà ti stai raccontando la tua storia, quella che ti fa restare nella comfort zone, che, a dispetto del nome, non è sempre una zona di comfort.
Infatti, il termine indica solamente il fatto che sei abituato a stare in quel pensiero, ti trovi a tuo agio, o meglio disagio, perché sai esattamente cosa succede, ma non per questo è una zona dove stai bene.
Sembra assurdo, eppure risulta davvero difficile modificare il proprio modo di porsi davanti ad un singolo evento non gradito, lasciando aperta la strada verso qualunque possibile sviluppo.
Sei così certo di quello che succederà, che alla fine farai di tutto perché succeda!
E dire che non riescono nemmeno a fare le previsioni meteo per le prossime ore, e tu invece sei così bravo che puoi prevedere il futuro e sapere come finirà la gara.
Invece di ripetere la tua solita storia, prova a restare con la mente aperta, mettendo davanti ai tuoi occhi una pagina bianca su cui scrivere un nuovo capitolo del tuo libro.
Oramai avrai capito che sei tu a scegliere cosa pensare.
Certo, ci sono momenti in cui è più facile avere delle buone sensazioni. Normalmente capita quando ti stai divertendo.
Ricordo quando ho avuto la fortuna di vedere giocare il “dream team” della Ryder Cup 2018, a Parigi. Chicco e Fleetwood si stavano davvero divertendo un mondo a giocare quel venerdì. E il gioco è stato spettacolare.
Non è sempre facile ricreare situazioni di quel tipo, quindi è necessario allenare la propria mente. Si tratta di cominciare ad accorgersi quando arrivano pensieri negativi, e con determinazione e forza di volontà allontanarli, sostituendoli con qualcosa che ci faccia stare bene.
Per iniziare ad arginare le sensazioni spiacevoli, la respirazione ti può essere di grande aiuto. Infatti ti riporta nel presente, nel “qui e ora”, facendoti abbandonare le previsioni nefaste che stanno prendendo possesso della tua testa.
Tornato in te, puoi iniziare a richiamare ricordi positivi, bei colpi giocati anche in altri tornei, momenti in cui sei riuscito a ribaltare una situazione che sembrava compromessa. E da lì il gioco è fatto.
Certo, non ti sto dicendo che sia facile, né che ci metterai qualche giorno. Ti servirà allenamento costante e potrai inciampare ancora parecchie volte prima di consolidare questa nuova abitudine e farla diventare la tua nuova zona di comfort, dalla quale, comunque dovrai trovare il coraggio di uscire presto o tardi.
Perché è solo sfidandoti continuamente che potrai ottenere il tuo migliore te stesso.