Tutto il mondo gioca a golf?

Tutto il mondo gioca a golf?

In base ai risultati di un recente studio della National Golf Foundation, il golf é attualmente giocato in 206 delle 251 nazioni del mondo, l’82 % del totale.

I campi da golf censiti sono più di 38.000.

La National Golf Foundation aggiorna periodicamente l’archivio dei campi da golf esistenti in tutto il mondo.

Un team dedicato verifica lo status operativo delle strutture golfistiche ogni 12 mesi negli Stati Uniti ed ogni 24 nel resto del mondo.

Anche i percorsi in corso di progettazione e quelli in corso di realizzazione rientrano nel monitoraggio.

Appurato il fatto che il golf é diffuso dappertutto, nel passo successivo il rapporto evidenzia il fatto che è altresì altamente concentrato.

Infatti, l’80 % dei percorsi si trova nelle prime 10 nazioni meglio servite sotto il profilo delle strutture golfistiche.

La nazione dove troviamo più campi da golf sono gli Stati Uniti, che con il 42 % dei percorsi (più di 16.000, in pratica) garantisce ai praticanti la maggiore offerta.

Al secondo posto troviamo il Giappone con 3.140, ed al terzo il Regno Unito con 3.101.

Negli Stati Uniti nel 2020 i giocatori hanno disputato più rounds rispetto al 2019.

E questo nonostante i diversi mesi di chiusura dei percorsi a causa della pandemia, con situazioni diverse da Stato a Stato.

La motivazione dell’incremento é facilmente individuabile nel fatto che, tanto i nuovi giocatori quanto i “veterani” hanno trovato nei circoli un ambiente sicuro.

Sul campo da golf hanno  trovato sollievo dagli strascichi delle chiusure e dei periodi di quarantena (sotto questo punto di vista, la sicurezza del luogo dove pratichiamo il nostro sport é innegabile).

Tendenza confermata anche nell’anno in corso.

Molti dei più importanti resorts degli Stati Uniti registrano il tutto esaurito fino alla fine dell’anno.

Alcuni addirittura fino ai primi mesi del 2022.

Un caso emblematico é quello di Bandon Dunes.

Sul sito internet del resort dell’Oregon, troviamo un preavviso sul grande numero di prenotazioni, e questo sia relativamente ai campi da golf che alle soluzioni per l’ospitalità.

Tenendo conto che il sito preso come campione dispone di sette percorsi diversi, appare chiaro che anche il prossimo rapporto della National Golf Foundation regsitrerà un trend positivo per il golf negli USA.

E in Europa?

Quale sarà la prospettiva?

Attendiamo fiduciosi.


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