Volete acquisire un po’ di distanza con il vostro driver senza spendere una fortuna (e senza impazzire a cambiare il vostro swing)? Vediamo come farlo con un piccolo “barbatrucco”: cambiando il tee, grazie al suggerimento di un robot!
Ma è davvero possibile? Per alcuni golfisti sì!
Secondo Gene Parente, fondatore di Golf Laboratories, nonché principale esperto di test automatizzati nell’industria del golf, alcuni golfisti possono effettivamente guadagnare da 2-4 metri in più di distanza semplicemente utilizzando tee diversi da quelli tradizionali.
Per più di tre decenni, Parente si è guadagnato da vivere come tester indipendente e imparziale di prodotti per il golf: teste, shaft, palline da golf, tee e chi più ne ha più ne metta. Parente ha poi sviluppato una tecnologia robotica utilizzata da molti dei principali produttori e organi di controllo del gioco.
Data la precisione e la ripetibilità del suo robot dall’interfaccia “impertinente”, Parente aiuta a trovare la verità dietro le prestazioni dei prodotti da golf.
Ed è venuto fuori che per molti giocatori amateur cambiare il tee può fare la differenza.
I tee standard in legno o plastica utilizzati dalla maggior parte dei golfisti misurano poco meno di 1,27 cm di diametro e hanno una leggera forma “a ciotola” sulla parte superiore che assicura che la pallina non cada prima o durante lo swing.
Un tee è solo un tee giusto? Beh, a volte non importa, ma non sempre: a seconda dell’ angolo di attacco con il driver, i tee possono fare una differenza marginale su spin e distanza.
Il segreto sta nell’attrito della pallina sul tee.
Per i golfisti che impattano la palla con un angolo di attacco positivo (dal basso verso l’alto), la pallina si solleva in modo pulito da un tee tradizionale, riducendo così l’attrito tra la pallina e il tee stesso. Ciò significa che non importa quale venga utilizzato, non c’è differenza misurabile di spin o distanza tra i differenti tipi di tee.
Ma per i golfisti che sul driver hanno un angolo di attacco negativo (dall’alto verso il basso), come la maggior parte dei dilettanti, al momento dell’impatto la pallina da golf “entrerà” nella parte anteriore del tee classico, aumentando l’attrito: questo comporta un maggiore backspin che, in genere, riduce la distanza.
“Anche i tee contano!”- dice Parente -“So che ci saranno un sacco di occhi al cielo quando lo sentirete dire, ma ascoltatemi…quello che abbiamo scoperto è che, al momento dell’impatto, meno superficie di contatto sulla pallina significa meno attrito, che equivale a meno backspin, e meno backspin può equivalere a circa 2-4 metri in più”.
Per ridurre l’attrito e aumentare la distanza, Parente afferma che l’uso di un tee con meno punti di contatto sulla pallina da golf fornirà risultati reali.
Parente deve, giustamente, rimanere imparziale e neutrale dato il suo ruolo nel settore, quindi non ha potuto nominare alcun marchio specifico ma noi vi possiamo lasciare un paio di immagini, giusto per darvi un’idea.
Quindi, la prossima volta che acquisterete i tee provate a cercare quelli che riducono i punti di contatto con la pallina.
Poi, beh, se volete fare un po’ di fatica in più, nulla vieta di chiamare il vostro maestro e cercare di rendere positivo il vostro angolo di angolo: se ci riuscirete, non solo guadagnerete molti metri in più, ma anche tanta soddisfazione!