L’inizio del nuovo anno mi fa spesso tornare in mente il One Million Dollar Challenge a Sun City.
Sono passati ben 40 anni dalla prima edizione giocata proprio a cavallo dell’anno, dal 31 dicembre 1981 al 4 gennaio 1982.
Il field di soli 5 giocatori era composto da Seve Ballesteros, Johnny Miller, Jack Nicklaus, Gary Player e Lee Trevino.
Ballesteros e Miller pareggiarono i quattro giri con 277 colpi, Nicklaus ad un colpo dopo aver sbagliato un putt sull’ultimo green. Miller avrebbe poi battuto Ballesteros alla nona buca di playoff.
La coppia giocò tre volte le 3 buche finali del percorso prima dei 3 putt di Ballesteros che fecero vincere 500,000 a Miller su un montepremi di $1,000,000.
A rendere ancora più “spettacolare” l’evento intervennero alcune celebrità dell’epoca quali Joe Dimaggio, Sean Connery, Glen Campbell, Telly Savalas, Ernest Borgnine.
Tutti appassionati di golf, ospiti del resort che giocarono una celebrity pro-am sul percorso disegnato proprio da Gary Player.
Il Sun City Luxury Casino Resort è situato nel nord-ovest del Sud Africa, a circa due ore di auto da Johannesburg.
Nel 1979, anno dell’apertura, si trovava in una zona conosciuta come il Bophuthatswana, che all’epoca era uno dei diversi stati indipendenti “neri” dichiarati dal governo bianco dell’era apartheid.
L’indipendenza di questi stati non veniva riconosciuta dalla comunità internazionale, ma da un punto di vista interno, lo status dato al Bophuthatswana permetteva al nuovo resort di offrire ai propri ospiti, intrattenimento quale il gioco d’azzardo nello stile “Las Vegas” e spettacoli con ballerini scarsamente vestiti, attività vietate dal governo sudafricano nei loro territori regolamentati.
Il governo bianco riuscì comunque ad impadronirsi di una parte considerevole delle entrate generate dal resort, nonostante la sua pubblica disapprovazione per le attrazioni di Sun City.
Sun City divenne una popolare destinazione di vacanza per i sudafricani e per i turisti internazionali, per effetto di queste leggi molto “elastiche”.
Immediatamente dopo l’apertura del Gary Player Country Club Course, gli amministratori del resort hanno rapidamente iniziato a pianificare la messa in scena di un torneo d’elite.
Nel 1981 gli organizzatori si resero conto che ogni evento avrebbe dovuto essere organizzato durante la pausa che segue la fine della stagione golfistica.
Il Sud Africa era ancora incapace di ospitare eventi sportivi “ufficiali” internazionali.
Con un montepremi di quella portata ed una prima moneta più di 10 volte maggiore della media dei singoli tornei le polemiche non tardarono ad arrivare.
La già fragile accettazione pubblica del controverso evento stava iniziando a calare ulteriormente
Gli amministratori decisero quindi di rinnovare drasticamente il torneo nel 1987. Rimase il milione di dollari, ma si decise di dare l’intero importo al vincitore.
Maggior polemica, ma anche maggior pubblicità. Si parlava in quegli anni del One Million Dollar Challenge quasi come un quinto torneo major.
Nick Faldo per la vittoria dell’Open Championship del 1987 a Muirfield aveva guadagnato circa 130,000 dollari.
Ciò dimostra quanto denaro gli organizzatori di Sun City stessero investendo sul loro torneo di punta, quell’anno vinto da Ian Woosnam.
Le pressioni sull’evento così controverso iniziarono ad alleggerirsi dopo la catena di eventi che portò alla liberazione di Nelson Mandela nel 1990.
Otto anni dopo Tiger fu il primo giocatore di colore ad apparire a Sun City per la sua prima ed unica volta.
Il cambio del title sponsor e l’ampliamento del numero dei giocatori nel 2013, fino ai 72 dell’ultima edizione giocata nel 2019 e vinta da Tommy Fleetwood, hanno cambiato per sempre il volto ad un evento super esclusivo appartenente ad un contesto unico, nel bene e nel male.