Ormai lo sappiamo: il mondo è nel pieno di una crisi, intesa come momento di profonda trasformazione e cambiamento, per quanto riguarda temi come inquinamento, diritti e doveri civili, scarsità d’acqua, sostenibilità etc… sono solo “piccoli” esempi. Esempi ormai sulla bocca di tutti, come lo smodato uso di plastica nel mondo: Il golf che cosa può fare per minimizzare questi problemi? Vuole forse dare da mangiare plastica e tee ai pesci? Non credo. E ho fiducia che storie come quella di OceanTee possano essere una piccola (ma grande) risposta.
Cosa sappiamo?!
Sappiamo che i grandi cambiamenti richiedono, oltre al dibattito e alla riflessione, tempo. Siamo certi che ogni profonda mutazione della collettività debba partire da piccoli gesti del singolo: prima snobbati, poi compresi, poi accettati e, infine, emulati.
Ma cos’è OceanTee?
OceanTee è un prodotto semplice: si tratta di tee resistenti e flessibili fatti di bamboo, un “materiale” molto rapido da coltivare senza sostanze chimiche o acqua eccessiva; i tee di bamboo sono poi venduti con un packaging biodegradabile e non creano problemi alla fauna, sia essa marina o terrestre.
Per acquistare il prodotto potrebbero forse bastare queste poche informazioni; ma non siete curiosi di scoprire come nasce?! Se sì, continuate a navigare nell’articolo.
Anzitutto conosciamo Ed Sandison, fondatore di OceanTee.
Ed Sandison è un golfista e biologo marino inglese, nonché ex ambientalista, la cui esistenza si è basata su due temi fondanti quanto fondamentali: l’oceano e il golf. E nella sua mente il golf e la biologia marina un giorno si sarebbero fusi insieme, rivelandosi un importante catalizzatore per il cambiamento.
Con il cambiamento climatico quale parte della sua conversazione quotidiana, l’ex biologo si è fermamente convinto che la sostenibilità sarebbe dovuta salire ai vertici delle priorità dell’industria del golf.
“Da quando ho memoria, sono stato attratto dall’oceano, dalla vita marina e dagli habitat”
esclama Sandison, con fervore, in un’intervista
“Stiamo assistendo ad ambienti marini danneggiati dall’inquinamento da plastica a un livello allarmante.
Non è solo una questione di golf. È una minaccia per il pianeta. Ogni volta che giocavo a golf, notavo sempre i tee di plastica (e non solo) gettati in riva al mare.”
Questo è diventato per lui lo slancio per autofinanziare, nel 2018, Oceantee, un’azienda di golf sostenibile con sede nel Regno Unito.
L’obiettivo di OceanTee?
Fornire prodotti per il golf di qualità “premium” a giocatori, proprietari di Golf Club e organizzazioni golfistiche a livello globale, che non abbiano un effetto negativo sull’ambiente. Dopo il decollo di Oceantee è stato lanciato il primo prodotto. La prima sfida è stata convincere 25 club in Inghilterra ad acquistare 100.000 tee di bambù.
Non ci è voluto molto affinché anche uno dei più antichi percorsi inglesi condividesse il progetto: il Royal North Devon Golf Club a Northam, nelle isole britanniche, ha infatti vietato l’uso dei tee di plastica dall’inizio del 2020.
“Il nostro percorso è vicino alla costa; e, a causa dell’inquinamento da celluloidi, plexiglass, poliuretano, due anni fa abbiamo deciso di vietare l’utilizzo di tee di plastica”
ha affermato Mark Evans, direttore generale del RND
“Quando i volontari della pulizia della spiaggia hanno raccolto i rifiuti, hanno evidenziato questo problema al club. Penso che ogni azienda dovrebbe cercare modi per ridurre i propri sprechi, quindi è positivo avere aziende come Oceantee che aiutano il gioco del golf a diventare più sostenibile”.
Obiettivo raggiunto, e superato!
Oceantee oggi infatti produce anche “apparel”, ovvero abbigliamento, sempre più sostenibile, con altri accessori: solo il futuro ci dirà dove arriverà questa azienda.
Ma ora è tempo di farsi altre domande.
Da piccoli e grandi consumatori di golf che siamo, ci domandiamo: quanto costa il prodotto? A noi e/o al pianeta?! Le nostre scelte di acquisto quanto influenzano il mondo del golf (e non solo)?
Beh, un pacchetto di 20 tee, (molto resistenti e flessibili) costa circa 4/5 euro, come alcuni tee di plastica, solo per darvi un’idea…
Ovviamente GreenHorizon non vuole consigliarvi a prescindere l’acquisto del prodotto, né di prendere per oro colato ogni parola… ma storie come Oceantee possono essere un esempio per far riflettere su tanti temi: il coraggio, le idee, le sfide superate, sono da premiare.
Perché, a piccoli guizzi come pesciolini d’oro, progetti come Oceantee stanno radicalmente cambiando il mondo del golf.
E se non volete rimanere anche voi indietro, beh, nuotate veloci.
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