Final round del Genesis Invitational, che non delude mai neppure per emozioni. Joaquin Niemann riesce a mantenere la 1a posizione (63 – 63 – 68 – 71) e con un risultato finale di -19, guadagna la sua seconda vittoria sul PGA Tour (la 1a nel 2019 al Military Tribute at The Greenbrier).
Nella storia del torneo sono stati solo quattro i vincitori wire-to-wire (che hanno mantenuto la leader per 4 giorni consecutivi). Il primo, nel 1948, è stato Ben Hogan.
Il 23enne cileno diventa il secondo più giovane vincitore nella storia del Genesis Invitational. Per lui è stato un 4° round di forti pressioni, che ha chiuso in PAR, mantenendo il vantaggio accumulato nelle giornate precedenti.
Staccati di due lunghezze, al 2° posto nel leaderboard con un risultato di -17, troviamo Collin Morikawa e Cameron Young.
Giocatore poliedrico che sa adattare il proprio gioco a qualsiasi percorso, Morikawa chiude le 18 buche del final round con un punteggio di 65 colpi ed un gioco corto davvero magico: imbuca da fuori green alla buca 7 (birdie) ed alla temibile e famosissima buca 10 (eagle). Per lui è la 4a top10 in altrettante partenze di stagione.
Alla ricerca del suo 1° titolo sul Tour maggiore, il rookie Cameron Young termina in 2a posizione per la 2a volta nella sua giovane carriera (la 1a al Sanderson Farms Championship nel 2021).
2a top5 della stagione anche per il norvegese Viktor Hovland. Alla sua seconda apparizione al Genesis Invitational segna un -14 finale (71 – 64 – 65 – 70). Divide il 4° posto con lui, a pari merito, l’australiano Adam Scott, vincitore del medesimo evento nel 2020. Scott chiude le 18 buche di oggi in 66 colpi (-5) con eagle alla buca 1 e alla buca 17 e birdie su tre dei quattro par 3.
Justin Thomas termina in 6a posizione, in solitaria (-13) archiviando la sua quarta top10 alla sesta partenza di stagione.
L’ex campione in carica Max Homa gira oggi in par (71 colpi) e perde 4 posizioni classifica, pur mantenendo un 10° posto (-10) e guadagnando così la terza top10 consecutiva al Genesis Invitational.
Il n° 1 al mondo Jon Rahm consegna uno score di giornata di 65 colpi (-6) in un giro bogey free con 4 birdie ed un eagle. Per lui è il giro migliore dell’evento, che vale un recupero di 39 posizioni. E’ 21esimo.
Ottimo recupero e miglior giro della settimana anche per l’azzurro Francesco Molinari che chiude le 18 buche del final round in 68 colpi (70 – 70 – 74 – 68). Con un -2 finale sale di 17 posizioni nel leaderboard ed è 55°. A pari merito con Rickie Fowler.
REPORT – Day 3
In California, nel quartiere di L.A. di Pacific Palisades si archivia il 3° round del Genesis Invitational con al comando, per il terzo giorno consecutivo, Joaquin Niemann. E’ il torneo dei record per il 23enne cileno, che con un totale di 194 colpi (-19) ne stabilisce un altro sulle 54 buche: il punteggio più basso ottenuto nei 3 round dell’evento. E’ dal 1969 che il Genesis Invitational non vede un leader unico durante tutta la competizione e Niemann mira a diventarlo.
Oggi consegna uno score con 4 birdie, un eagle al par4 della buca 10 e 3 bogey (68 colpi), -3.
Nell’intervista al termine del 3° giro, simpaticamente “accusato” di essere troppo serioso ed apparentemente poco entusiasta, risponde ai microfoni assicurando che si sta divertendo e, con un bel sorriso, aggiunge che per gestire la pressione c’è bisogno di “focus”.
In 2a posizione, staccato di 3 lunghezze (-16) c’è il rookie del PGA Tour Cameron Young (12° partenza in carriera). Oggi gira in 69 colpi (-2) e mantiene salda la sua 2a posizione. Il doppio bogey alla buca 16 interrompe il suo filotto di 48 giri senza bogey.
Guadagna 4 posizioni nel leaderboard e passa in 3a posizione (-13) il norvegese Viktor Hovland, che oggi colpisce 16 green in regulation. Classificatosi 5° nel suo debutto al Genesis Invitational del 2021, quest’anno ha segnato un primo giro in 71 colpi (61°), ma ha scalato la classifica riportando un 64 e, oggi, un 65.
Justin Thomas perde una posizione ed è 4°nel leaderboard. Chiude le 18 buche del 3° round in 70 colpi, con due birdie nelle buche finali (-12 totali).
5° posto per Collin Morikawa (-11) che parte con qualche difficoltà (due bogey), ma si riprende mettendo a segno 5 birdie e consegnando uno score a -3 (68 colpi). Si prepara a diventare il n° 1 al mondo (Jon Rahm è attualmente al 60° posto a -1).
Dividono il 6° posto. a -10, il vincitore del WM Phoenix Open della scorsa settimana Scottie Scheffler (oggi 65), che guadagna 16 posizioni, Maverick McNealy, Marc Leishman ed il campione in carica Max Homa, che scala 4 posizioni segnando un 67 (-4), con eagle alla buca 1.
Giornata difficile per Francesco Molinari, che segna sullo score due doppi bogey (buca 13 e 14), un bogey e due birdie, per un totale di 74 colpi (+3). Con un punteggio finale di +1 perde 28 posizioni ed è 72esimo.
Evento sempre ricco di emozioni quello del Genesis Invitational, che, siamo certi, non deluderà neanche nelle ultime 18 buche finali!
REPORT – Day 2
Il 2° round del Genesis Invitational vede ancora in testa il cileno Joaquin Niemann. Il giovane campione, che ieri ha conquistato la vetta della classifica con un risultato di -8, oggi raddoppia e segna nuovamente 63 colpi sullo score. Parte con un eagle al par5 della buca 1, snocciola 7 birdie ed un bogey e chiude a -8, per un totale di -16.
Con questo risultato stabilisce un record: è il punteggio più basso ottenuto sulle prime 36 buche nella storia del Genesis Invitational.
Staccato di due lunghezze, stabile in 2a posizione (-14), c’è l’americano Cameron Young che oggi chiude le 18 buche del Riviera CC in 62 colpi (-9). Anche per lui è record: il punteggio più basso ottenuto in carriera. Sulle prime nove buche segna 6 birdie (di cui 4 consecutivi dalla 6 alla 9) ed arriva a 9 a fine giro, senza nessun bogey.
Solitario in 3a posizione (-11) c’è Justin Thomas, alla ricerca del suo 15° titolo sul PGA Tour (e del primo dal The Players Championship del 2021). Conclude le 18 buche in 64 colpi, segnando sullo score 5 birdie ed un eagle alla buca 11 (-7). E’ il 58° giro bogey free per il campione n°1 di driving accuracy delle 36 buche.
Il campione del Genesis Invitational 2020 Adam Scott guadagna 8 posizioni nel leaderboard, cerca di riprendersi il titolo e segna un 65 di giornata portandosi a -9 totali. Con lui in 4a posizione c’è anche Jordan Spieth, che gira in 67 colpi (-4) con 3 birdie, un eagle ed un bogey.
Si combatte per un montepremi da 12 milioni di dollari, ma anche per il ranking: Collin Morikawa al 6° posto in classifica potrebbe diventare il n°1 al mondo se John Rahm (60° nel leaderboard) non recupera posizioni.
L’azzurro Francesco Molinari “raddoppia” il risultato di ieri e consegna uno score di 70 colpi (-1), che lo porta a -2 totali. La buca 1 gli è affine e parte bene anche oggi con un birdie (ieri eagle), seguito da 3 birdie ed altrettanti bogey. E’ 44° nel leaderboard e passa con sicurezza il taglio.
Su 119 professionisti (e un dilettante) solo 75 superano il taglio, fissato al PAR. Tra i campioni che lo mancano troviamo grandi nomi come Dustin Johnson, Brooks Koepka, Bubba Watson e Patrick Reed.
REPORT – Day 1
Prima giornata di gara al Genesis Invitational con al comando Joaquin Niemann. Il 23enne cileno, alla sua quarta partecipazione consecutiva all’evento (dal 2019 ad oggi) segna il più basso punteggio ottenuto nel 1° round nella storia della competizione.
Sul percorso del Riviera Country Club chiude le 18 buche di oggi con 9 birdie ed un bogey alla buca 12, per un -8 totale. Ha ottenuto la sua prima vittoria in carriera sul Tour nel 2019 (Military Tribute at the Greenbrier) e inizia questa stagione in ottima forma: su 7 partenze ha collezionato due top10 (5° al World Wide Technology Championship at Mayakoba e 6° al Farmers Insurance Open).
Una settimana dopo aver ottenuto la sua prima vittoria sul PGA Tour l’americano Scottie Scheffler è 2° nel leaderboard (-5) a 3 lunghezze da Niemann, con un eagle segnato alla buca 1. Condividono con lui il 2° posto, a pari merito, altri tre campioni a stelle e strisce:
- il defending champion e nativo di Valencia (California) Max Homa, che segna 4 birdie, uno spettacolare eagle alla buca 10 ed un bogey,
- Jordan Spieth, che cerca il suo 13° titolo sul PGA Tour (il primo dal Valero Texas Open del 2021) alla sua decima partecipazione al Genesis Invitational,
- il rookie del PGA Tour Cameron Young, che segna 6 birdie ed un bogey al suo debutto nel torneo.
6a posizione a -4 (67 colpi) per il cinese di Taipei C.T. Pan, per Collin Morikawa (terzo anno consecutivo all’evento) che cerca la quarta top10 della stagione, per Jason Kokrak, Justin Thomas, Charley Hoffman e per l’australiano Cameron Smith (4° posto del medesimo evento nel 2021).
Francesco Molinari chiude le 18 buche del Riviera CC a -1, con una partenza brillante (eagle al par 5 della prima buca) e 70 colpi totali. E’ 43° in compagnia di altri 17 campioni (Danny Lee, Sam Ryder, Bubba Watson…). Bisogna ancora “prendere le misure”, ma il gioco solido soprattutto intorno ai green, sembra una buona premessa per l’evento ad oggi più blasonato (visto il field) del Tour.
PRE GARA – PGA Tour – The Genesis Invitational
Quarto torneo più antico del calendario statunitense, il Genesis Invitational, giocato sul percorso del The Riviera Country Club, vede schierati tutti e 10 i migliori golfisti al mondo. Seguiremo l’evento dal 17 al 20 febbraio, con gli orari del sud della California.
I 120 campioni sono pronti a lottare contro il campo per un montepremi di 12 milioni di dollari (e 550 punti FedEx Cup).
Il campione in carica è Max Homa, uno dei giocatori più popolari sul Tour e presente anche in questa edizione, per difendere il proprio titolo. Nativo della California del Sud ha conquistato la sua 2a vittoria sul Tour proprio al Genesis Invitational in un playoff con Tony Finau.
Questa settimana non è facile stilare una lista dei “giocatori da tenere d’occhio”, visti i campioni nel field, ma i più esperti consigliano di seguire Patrick Cantlay (il cui peggior risultato nelle ultime quattro partenze è stato un 9° posto). Reduce dal playoff al WM Phoenix Open la scorsa settimana, ha sicuramente tanta voglia di rivalsa.
Da tenere d’occhio c’è anche il due volte vincitore al Riviera CC Adam Scott, che è in buona forma e potrebbe riservare delle sorprese. Scott non disdegna il percorso del Riviera, tanto che in 13 partenze di carriera, ha segnato 6 top10 (comprese due vittorie e due secondi posti).
Nel field “stellare” ci sono anche (primi 11 del ranking mondiale): Jon Rahm, Collin Morikawa, Viktor Hovland, Rory McIlroy, Dustin Johnson, Xander Schauffele, Justin Thomas e ancora Scottie Scheffler (vincitore la scorrsa settimana del WM Phoenix Open), Hideki Matsuyama, Cameron Smith.
Da seguire con attenzione anche l’azzurro Francesco Molinari, che lo scorso anno si era classificato 8°, con un giro finale a -4.
Protagonista dell’evento sarà anche la famosa buca 10, un par4 da 288 metri, che è una delle buche più intriganti dell’intero PGA Tour. Il green è piccolo e “ad angolo”, difficile da colpire, ed eventuali approcci intorno al green non sono affatto semplici. “La decisione e la strategia qui non sono capire se mirare al green, bisogna cercare di arrivare in green, studiando dove non sbagliare.”
Potremo seguire l’evento su GOLFTV/Discovery+ ed EUROSPORT, con il commento di Alessandro Bellicini, Nicola Pomponi e Maurizio Trezzi, ai seguenti orari: