Straka vince a sorpresa l’Honda Classic, grande rimonta del 1° austriaco vincitore sul Tour

Pioggia e vento per l’ultimo round dell’Honda Classic. Sul percorso del PGA National (Champion) è il campione Sepp Straka a portarsi a casa la prima vittoria sul PGA Tour, alla sua 95° partenza di carriera. Straka diventa, così, il primo giocatore austriaco a vincere sul Tour.

Il campione 28enne (71 – 64 – 69 – 66) completa le 18 buche del giro finale in 66 colpi (-4, con 6 birdie e 2 bogey) ed è 1° a -10 totali.

Partito con cinque colpi di svantaggio raggiunge e supera il leader Daniel Berger (che oggi gira in 74 colpi) mettendo a segno la più grande rimonta nel giro finale dell’Honda Classic (dal 2005).

L’irlandese Shane Lowry (70 – 67 -67 -67) chiude le 18 buche segnando 3 birdie, in un giro bogey free, e mantiene la sua 2° posizione. In 4 giri di gara ha fatto solo quattro bogey ed è un record per l’evento.

Scende, invece, di una posizione in classifica l’inglese Kurt Kitayama, che aveva condotto il 1° round. Oggi gira in 68 colpi (-2) e, con un punteggio finale di -8, termina al 3° posto. E’ la prima top10 alla sua 26esima partenza di carriera.

Al 4° posto troviamo Daniel Berger, che consegna uno score di 74 colpi (+4). Partito con un doppio bogey alla buca 3, sembra perdere il ritmo dei giorni scorsi (oggi segna 4 bogey e 2 birdie), ma conclude nella top10, con lo stesso risultato ottenuto alla sua scorsa apparizione (nel 2020). Per il 28enne americano è la 2a top10 alla quarta partenza di stagione.

Interessante il risultato ottenuto dall’argentino Martin Contini che, al suo debutto sul PGA Tour, termina 16° nel leaderboard (PAR).

REPORT – Day 3

A 18 buche dalla fine dell’evento, c’è ancora Daniel Berger al comando dell’edizione 2022 dell’Honda Classic. Oggi raggiunge il più ampio vantaggio mai ottenuto su 54 buche nella storia del torneo: stacca di 5 colpi il gruppo di campioni al secondo posto e, con -11, resta 1° nel leaderboard.

Già vincitore di 4 eventi sul Tour, cerca la vittoria per la terza stagione consecutiva (2020 Charles Schwab Challenge – 2021 AT&T Pebble Beach Pro-Am). Autore di tre giri senza precedenti, Berger completa le 18 buche di oggi in 69 colpi (65 – 65 – 69) con due birdie ed un bogey. E’ l’unico giocatore in campo ad aver riportato tre risultati con un 6 davanti.

In 2a posizione (-6) troviamo quattro campioni a pari merito: l’irlandese Shane Lowry, alla sua 4a partenza di stagione, gira in 67 colpi (-3) e guadagna 6 posizioni in classifica.

Medesimo risultato per gli statunitensi Kurt Kitayama e Chris Kirk che si mantengono saldamente in 2a posizione con un 71 (+1) di giornata.

Scala la classifica di 4 posizioni l’austriaco Sepp Straka che, completando il giro odierno in 69 colpi, si porta anch’egli al 2° posto nel leaderboard.

Il canadese Adam Svensson (oggi 71) scende di due posti nel leaderboard ed è 6°, ma rimane primo come numero di birdie in campo: ben 16.

Infine, è degna di nota la prestazione dell’argentino Martin Contini che, al suo debutto sul PGA Tour, è 7° (-2).

REPORT – Day 2

Termina il 2° round dell’Honda Classic, sul percorso del PGA National (Champion), che oggi vede al comando l’americano Daniel Berger (65 -65) a -10.

Alla ricerca della sua 5a vittoria sul PGA Tour (la prima dopo quella all’AT&T Pebble Beach Pro-Am del 2021), Berger gira anche oggi a -5, segnando un record personale: un solo bogey in 36 buche ed il 6° giro consecutivo chiuso sotto al PAR all’Honda Classic (nel 2015 si era classificato 2° e 4° nel 2020).

21° nell’ordine di merito mondiale, Berger consegna uno score con 6 birdie ed un bogey, salendo di una posizione e sostituendo al comando il connazionale Kurt Kitayama, che oggi gira in 69 colpi (-1) e scende al 2° posto nel leaderboard, a -7.

Condivide la 2a posizione anche Chris Kirk che, alla sua 11esima partenza all’Honda Classic, è alla ricerca di una quinta vittoria sul Tour (l’ultima nel 2015).

In 4a posizione, in risalita nel leaderboard, troviamo lo statunitense Mark Hubbard ed il canadese Adam Svensson, a -6.

Hubbard conclude le 18 buche in 64 colpi, segnando il miglior score di carriera, con una serie di putt imbucati davvero impressionanti e guadagna 41 posizioni nel leaderboard.

Svensson segna un -5 di giornata, colpisce tutti i green in regulation e scala la classifica di 24 posti.

Il taglio, fissato a +2, esclude dal 3° round settanta campioni tra i quali il vincitore del Genesis Open della scorsa settimana Joaquin Niemann (+3) ed il defending champion Matt Jones (+7).

REPORT – Day 1

Siamo in Florida questa settimana, a Palm Beach Gardens, dove termina il 1° round dell’Honda Classic con una sospensione dovuta all’oscurità e soli tre giocatori ancora in campo. In testa, con un risultato di – 6 (64 colpi) c’è Kurt Kitayama.

Il 29enne americano è al suo primo anno sul PGA Tour ed oggi registra il suo migliore risultato in carriera: sullo score segna in sequenza 4 birdie dalla buca 3 alla 6 e dalla 10 alla 12 (per lui buche di apertura essendo partito alla 10), con un solo bogey alla 14.

Nel 2020 aveva già preso parte all’Honda Classic, grazie ad un’esenzione sponsor, classificandosi 47°. Due volte vincitore del DP World Tour, lo scorso anno si è guadagnato l’iscrizione sul Tour Maggiore grazie ad un 22° posto nella classifica delle Korn Ferry Tour Finals.

Staccati di due lunghezze, dividono la 2a posizione tre campioni: Rory Sabbatini e Daniel Berger, che chiudono il primo round in 65 colpi (-5) segnando entrambi 5 birdie senza bogey, e Chris Kirk che segna 8 birdie e 3 bogey.

Per l’americano Berger si tratta della 6a partenza all’Honda Classic, avendo già conquistato due top10: una 2a posizione nel 2015 ed una 4a nel 2020.

Il campione slovacco, 6 volte vincitore sul Tour, vanta un 1° posto di carriera nell’edizione 2011 del medesimo evento.

Il defending champion Matt Jones chiude le prime 18 buche sul percorso del PGA National (Champion) con un risultato di +3 (73 colpi) ed è 104°.

Per il 2° round ci si aspetta un clima ventoso, che renderà ancora più impegnativo e challenging il percorso.

PRE GARA – PGA Tour – The Honda Classic

Dal 24 al 27 febbraio i campioni del PGA Tour viaggiano dalla California in Florida, al PGA National per un vero e proprio classico nel calendario del Tour: l’Honda Classic.

Il torneo, con montepremi da 8 milioni di dollari, è giocato su un campo progettato da Jack Nicklaus, dove sentiremo sicuramente citare le tre buche 15, 16 e 17 (Bear Trap). La trappola dell’Orso è un tratto del percorso molto impegnativo (e scenografico) per la quantità di acqua che entra in gioco.

Per avere una visione ottimale della Bear Trap è necessario raggiungere la statua di un orso con, vicino, una targa che cita “si dovrebbe vincere o perdere proprio qui”.

Il field non è stellare come quello (decisamente eccezionale) del Genesis Invitational, ma i campioni in campo sono tanti: Brooks Koepka, Daniel Berger, Joaquin Niemann (reduce dalla vittoria della scorsa settimana), il defending champion australiano Matt Jones ed i vincitori delle passate edizioni Rickie Fowler (2019) e Sungjae Im (2020).

Sungjae ha iniziato la stagione in forma e gioca su un campo che gli è “congeniale”, dopo una stagione iniziata con un 8°, un 11° un 6° ed un 33° posto ottenuti nei primi cinque eventi ai quali ha partecipato (con un solo taglio mancato). I risultati fanno di lui uno dei giocatori “da tenere d’occhio”.

Tra i favoriti sembrano esserci anche: Tommy Fleetwood, impegnato sul DP World Tour ad inizio stagione, che ha giocato l’Honda Classic in sole due occasioni, raggiungendo il 4° ed il 3° posto rispettivamente nel 2018 e 2020. Il n° 13 al mondo Louis Oosthuizen, l’irlandese Shane Lowry e Justin Rose.

Questa settimana potremo seguire l’evento su GOLFTV/Discovery+ ed EUROSPORT, con il commento di Federico Colombo e Maurizio Trezzi, ai seguenti orari:


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