“Pronto Fulvio? Disturbo?”
“Ma va, non disturbi mai, siamo però in chiusura del giornale, hai sentito del capitano Ryder, ieri?”
Iniziava così una telefonata, tipica, con Fulvio Golob. Giornalista si, Direttore certamente, ma soprattutto padre spirituale di tutti noi che navighiamo nel mondo del giornalismo golfistico.
In questi giorni ho letto da altri colleghi la carriera di Fulvio. Barche, sci, tutte grandi passioni.
Ma non me ne voglia nessuno se, quando penso a Fulvio Golob, penso al GOLF.
Quando ero piccolo lo leggevo, sperando che parlasse anche di qualche mio gesto atletico. In fondo essere in un articolo di Fulvio avrebbe avuto peso, sarebbe stato, semplicemente “figo”.
Lui non ha colpe se non ha mai scritto dei miei score, dovevo fare meno ganci io ai Campionati.
Ma vedete, leggevo con talmente tanta avidità quegli articoli che mi sono appassionato, ancora di più, a questo mondo.
Penna fluida ed elegante ma soprattutto credibile. Se Fulvio “avesse sparato la notizia”, questa sarebbe stata vera.
Lo chiamavo spesso per rompergli le scatole sulle fonti dalle quali riusciva ad avere le informazioni. Finiva tutte le volte in una risata di entrambi perché le fonti non si tradiscono mai ma, credetemi, ne aveva sempre molte, fresche ed erano estremamente affidabili.
Con Fulvio ci si confidava volentieri, gli lasciavi un tuo piccolo segreto in cambio di un grande consiglio.
Favoloso quando non eravamo d’accordo, solitamente il tutto dovuto alla mia poca esperienza in alcuni settori. Fulvio riusciva a richiamare, il giorno dopo, col sorriso, cercando ancora una volta di farmi capire l’errore.
Questa “calma elegante” è stata l’arma più intelligente di Fulvio Golob.
La pazienza, in fondo, è la virtù dei forti.
Fulvio, mi fermo subito perché è dura scrivere oggi, durissima.
Grazie di cuore per tutto.
Grazie per questa foto nell’ultimo bellissimo lavoro che abbiamo condotto con passione.
Io volevo una foto con Fulvio Golob da quando ero bambino.
Io volevo una foto con Fulvio Golob dove potessi essere MINI davanti al GOLF.
Ti voglio bene.
Belli
