La Saudi Super League e la Ryder Cup.
La battaglia che vede il PGA Tour ed il DP World Tour da una parte e la Saudi League dall’altra é in pieno svolgimento.
Le dichiarazioni si susseguono, così come le minacce (chiamamole con il loro nome).
I giocatori più rappresentativi del PGA Tour hanno manifestato negli ultimi giorni la loro intenzione di non accettare le offerte per unirsi alla Saudi League.
Sul fronte del DP World Tour, invece, si può dire che tutto tace.
Ma é proprio sul fronte europeo che si leva una voce, e non una qualsiasi.
Tony Jacklin ha, ancora una volta, espresso il suo pensiero.
“Una delle cose non dette é che l’esito della Ryder Cup procede all’ombra di tutto questo” ha dichiarato durante una intervista rilasciata a Boylesports (piattaforma di scommesse online).
Una delle minacce collaterali rivolte ai giocatori che intendessero aderire alla Lega dei sauditi é l’esclusione dalla Ryder Cup.
Ora, se ciò accadesse, secondo Jacklin assisteremmo alla “triste morte” della competizione.
“Abbiano sempre avuto i 12 migliori giocatori dall’Europa e dagli Stati Uniti”
“Lasciate che lo dica uno che é stato Capitano quattro volte: affinché il torneo mantenga il suo status di apice del golf mondiale, devono scendere in campo i migliori tra i migliori”
“E’ un problema serio”
“Se tutto a un tratto i migliori goocatori non potessero prendere parte alla Ryder, c’é il rischio concreto che essa diventi un match di esibizione, e nessuno vuole ciò”.
“Non puoi inventare la passione che la Ryder Cup porta con sé, né l’emozione che la segue”
“Una volta che si comincia a mettere fuori squadra dei giocatori per motivi che nulla hanno a che fare con lo sport, é inevitabile perdere la parte sincera ed emozionale di una delle migliori competizioni sportve al mondo”.
Non avrei saputo dirlo meglio, Mr.Jacklin.