Scheffler vincitore dell’Arnold Palmer Invitational presented by Mastercard

E’ Scottie Scheffler, con un risultato di -5 finale (70 – 73 – 68 – 72) a vincere l’Arnold Palmer Invitational presented by Mastercard.

A 21 giorni dal suo primo titolo, al WM Phoenix Open, vince per un colpo e passa al comando nella classifica della FedExCup, per la prima volta in carriera. Il brillante risultato lo porta anche al n°5 dell’Official World Golf Ranking.

Ha superato di un colpo un trio di campioni, rimasti a pari merito al 2° posto, decisamente “agguerrito”: Tyrrell Hatton (69 – 68 – 78 – 69), che con una splendida rimonta finale guadagna 11 posizioni nel leaderboard, Viktor Hovland (69 – 66 – 75 – 74) e Billy Horschel (67 – 71 – 71 – 75). Per il co-leader americano del 3° round Horschel è l’ottavo secondo posto sul Tour, mentre per il leader del 2° giro Hovland è il terzo.

I risultati del final round sono mediamente più bassi, il vento ed il campo non perdonano, tanto che il campione Scheffler vince chiudendo un 4° round in PAR e segnando il secondo punteggio totale (283 colpi) più alto dalla stagione 2014-2015.

Il leader del primo giro Rory McIlroy (+1) termina l’evento al 13° posto in classifica, interrompendo un filotto di cinque top10 consecutivi all’Arnold Palmer Invitational.

Chris Kirk (-3) ed il co-leader del 3° round Talor Gooch (-2), al 5° posto nel leaderboard, si sono qualificati per l’Open Championship del 2022 tramite le The Open Qualifying Series (i primi 10 classificati avranno accesso all’evento).

REPORT Day 3

Terzo giro ventoso quello dell’Arnold Palmer Invitational presented by Mastercard, che porta con sè movimenti e nuovi arrivi in cima alla classifica.

Il campione della FedexCup 2014, l’americano Billy Horschel completa le terze 18 buche in 71 colpi (4 birdie e 3 bogey), guadagna 4 posti classifica e si porta al comando con un -7. Condivide la leader con il connazionale, campione del RSM Classic 2021, Talor Gooch (69 – 68 – 72).

Horschel vanta già sei vittorie sul Tour e la più recente è stata lo scorso anno, al WGC Dell Technologies Match Play. Il suo è stato un round davvero emozionante: alla buca 18 è a -6 totali e la sua pallina è in avant-green. Decide di puttare ed imbuca il birdie da fuori green portandosi a -7 totali e conquistando la leader. E’ la decima partenza all’Arnold Palmer Invitational e la sua miglior performance, fino ad ora, era stata un 13esimo posto nel 2017.

Anche per Gooch il miglior risultato ottenuto all’evento era un 13esimo posto, nel 2020. Chiude le 18 buche del Bay Hill in PAR, con 4 birdie ed altrettanti bogey, di cui uno alla buca 18.

Viktor Hovland gira in 75 colpi (+3), ma gli ottimi risultati ottenuti nei giorni scorsi (69 – 66) lo tengono saldo in 3a posizione (-6).

Sale di 16 posizioni nel leaderboard ed è 4° il vincitore del WM Phoenix Open 2022 Scottie Scheffler (-5). Dopo 2 birdie e 3 bogey sulle prime nove buche, gioca le seconde da record, segnando 3 birdie ed un eagle al PAR5 della buca 16.

Gary Woodland (-4), che nelle sue ultime 5 partenze all’Arnold Palmer Invitational si è sempre classificato tra i primi 15, sale al 5° posto, alla ricerca del suo 5° titolo sul Tour, seguito da Chris Kirk(-3), che completa le 18 buche del 3° round in 68 colpi e guadagna 33 posizioni nel leaderboard.

Rory McIlroy consegna uno score di 76 colpi e scende in 6a posizione, a -3.

Emozioni in campo anche per il campione Max Homa, che segna la sua prima hole-in-one di carriera al PAR3 (149 metri) della buca 14.

REPORT Day 2

Dopo le prime 36 buche all’Arnold Palmer Invitational presented by Mastercard è il 24enne norvegese Viktor Hovland a guidare la classifica. Il n° 4 al mondo, 11° nella FedExCup, completa le 18 buche del Bay Hill in 66 colpi (-6), segnando 7 birdie ed un bogey. Ieri 11esimo nel leaderboard, guadagna 10 posizioni classifica ed è 1°, a -9, con due colpi di vantaggio sui tre campioni secondi nel leaderboard.

Per Hovland, tre volte campione sul Tour maggiore, è la 3a apparizione all’evento ed oggi segna il suo punteggio più basso in 14 giri giocati.

Il leader del 1° round, vincitore dell’evento nel 2018, Rory McIlroy scende al 2° posto dopo aver girato in 72 colpi (PAR), a pari merito con un altro “ex campione” dell’Arnold Palmer Invitational (vinto nell’edizione 2020): l’inglese Tyrrell Hatton.

Hatton (69 – 68) riporta oggi uno score di 68 colpi con 4 birdie, due bogey ed un eagle alla buca 12. Con un -7 totale sale di 9 posti classifica. Medesimo risultato anche per l’americano Talor Gooch (69 – 68) che segna 3 birdie, un eagle alla buca 16 ed un bogey alla sua ultima buca.

Alla decima partecipazione consecutiva all’evento lo statunitense Billy Horschel è al 5° posto, solitario, con un -6 totale.

Il n° 1 al mondo Jon Rahm guadagna 38 posti nel leaderboard chiudendo il giro a -2  ed è 13°. L’ultimo campione al mondo ad aver vinto l’Arnold Palmer Invitational come n°1 nel ranking mondiale è stato Tiger Woods, nel 2009.

Il taglio al termine delle 36 buche è il più alto registrato in questa stagione, +3 e lascia in campo 78 professionisti.

REPORT Day 1

Termina il 1° round dell’Arnold Palmer Invitational presented by Mastercard, con alla guida, a -7 (65 colpi), Rory McIlroy.

Il campione nordirlandese oggi parte dalla 10 e segna un bogey alla sua seconda buca, ma non perde la concentrazione. Conclude il giro segnando 6 birdie ed un eagle alla buca 16 e stacca di due lunghezze i campioni che lo seguono nel leaderboard.

Il percorso di Bay Hill gli è affine: ha in attivo cinque top10 consecutivi a questo evento, compresa una vittoria nel 2018.

Il n° 5 del ranking mondiale, che vanta ben 20 vittorie sul PGA Tour, ha registrato oggi un record di carriera. Per segnare 3 al PAR5 della buca 16 McIlroy imbuca il putt per l’eagle più lungo dell’intera sua carriera: 12,5 metri.

In 2a posizione nel leaderboard, a -5, ci sono tre campioni a stelle e strisce: Beau Hossler che segna sullo score 6 birdie ed un bogey, J.J. Spaun che consegna uno score “pulito”, senza bogey e con 5 birdie e Billy Horschel, 5 birdie, 2 bogey ed un eagle alla buca 16.

5° posto “affollato” nel leaderboard: i giocatori a -4 son ben sei. Tra questi spicca il nome del 25enne Will Zalatoris, che al suo primo round dell’Arnold Palmer Invitational presented by Mastercard gira in 68 colpi. Con lui, a pari merito, ci sono Ian Poulter, Adam Scott, Charles Howell III, Sungjae Im e Graeme McDowell.

PREGARA PGA Tour – Arnold Palmer Invitational presented by Mastercard

In Florida, ad Orlando, si giocherà l’Arnold Palmer Invitational presented by Mastercard. Il campo teatro dell’evento è il Bay Hill Club & Lodge, il cui percorso è stato originariamente disegnato da Dick Wilson e Joe Lee nel 1961, ma fu sostanzialmente ridisegnato da Arnold Palmer, per modernizzarlo e renderlo più adatto ai top players di oggi.

In campo si sfideranno 120 giocatori, per un montepremi di 12 milioni di dollari.

Nel field mancherà all’appello il defending champion Bryson DeChambeau, che lo scorso anno aveva riportato la sua 8° vittoria sul PGA Tour proprio in occasione di questo evento, in un appassionante testa a testa con Lee Westwood. Dopo l’infortunio che lo ha portato a sospendere il gioco dal 4 febbraio scorso, DeChambeau ha annunciato che tornerà a giocare solo quando si sarà completamente ristabilito.

In campo, tra i grandi campioni, ci saranno da tenere d’occhio: Jon Rahm, Viktor Hovland, Rory McIlory, Scottie Scheffler, Hideki Matsuyama e Will Zalatoris.

Ricordiamo che l’Arnold Palmer Invitational è uno dei soli cinque tornei con carattere “ad invito” del PGA Tour. Possono accedere alla competizione solo i giocatori che rispettino alcuni criteri (vincitori della gara prima del 2000 o negli ultimi cinque anni, vincitori di major negli ultimi 5 anni, membri dell’ultima squadra di Ryder Cup, top50 della classifica mondiale etc etc).

Francesco Molinari, vincitore dell’edizione 2019, non sarà presente all’evento. E’ impegnato nella preparazione del The Players Championship che si terrà al TPC Sawgrass la prossima settimana (10-13 marzo).

Dal 3 al 6 marzo potremo seguire l’evento su GOLFTV/Discovery+ ed EUROSPORT, con il commento di Alessandro Bellicini, Nicola Pomponi e Matteo Delpodio:


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