A Rancho Mirage, allo Chevron Championship, è l’americana Jennifer Kupcho a fare l’ultimo “salto della vittoria” nel Poppie’s Pond, il piccolo lago che circonda la buca 18 del Mission Hills Country Club, in cui la vincitrice Amy Alcott si gettò per la prima volta nel 1988 per festeggiare la propria vittoria, dando inizio ad una tradizione.
La 24enne del Colorado inizia il round finale in vantaggio di 6 colpi e completa un giro impegnativo ed altalenante (5 birdie e 7 bogey), che la porta ad un risultato totale di -14 e ad ottenere il suo primo titolo sul Tour maggiore, nel primo Major di stagione.
Vince anche sulla connazionale Jessica Korda, che grazie ad un ottimo giro in 69 colpi ha guadagnato terreno nel leaderboard segnando un eagle alla buca 3, due birdie ed un bogey (-12).
La Kupcho è la prima vincitrice americana dal 2015 (Brittany Lincicome). Ha chiuso il 1° round in 66 colpi portandosi già in prima posizione, seguito da un 70 nel 2° giorno di gara e da un 64 nel 3°, che le ha fatto segnare il miglior punteggio su 54 buche nella storia del torneo (16 sotto PAR).
Proseguendo nella classifica troviamo Pia Babnik, della Slovenia, che chiude il giro finale in 66 colpi, per raggiungere il 3° posto con un risultato di -11.
La ex defending champion Patty Tavatanakit, che ha giocato insieme alla Kupcho negli ultimi due giorni, segna oggi tre birdie ed altrettanti bogey e, con un 72 di giornata ed un -10 totale, si piazza al 4° posto, a pari merito con la vincitrice del 2014 Lexi Thompson (oggi 68), la leader del 2° round Hinako Shibuno (66) e la francese Celine Boutier (67).
Chiudono la top10, in ottava posizione a -8, l’americana Alison Lee, l’australiana Hannah Green, la danese Nanna Koerstz Madsen e la sudcoreana Hyo Joo Kim.
L’azzurra Giulia Molinaro completa un buon round finale in 70 colpi: segna 4 birdie sulle prime nove buche, seguiti da 3 bogey ed un birdie sulle seconde nove. Con un risultato di -1 guadagna 10 posizioni nel leaderboard ed è 44esima.
REPORT – Day 3
Termina anche il 3° round allo Chevron Championship con le campionesse in cima alla classifica che si alternano al comando.
Sul percorso di Rancho Mirage, in California, è l’americana Jennifer Kupcho, già leader dopo le prime 18 buche, a salire nuovamente al primo posto. La 24enne, 53esima nel Rolex Ranking, chiude il 3° round in 64 colpi con uno score da record: segna 4 birdie consecutivi dalla buca 2 alla 5 e ne aggiunge uno sulle prime nove (che chiude in 31 colpi), sulle seconde imbuca altri 3 birdie dalla 10 alla 12, seguiti da un bogey ed un altro birdie.
Con un totale di -16 è pronta ad affrontare il final round con un vantaggio di 6 colpi sulla 2a campionessa nel leaderboard, la thailandese Patty Tavatanakit, attuale defending champion, che mantiene la medesima posizione classifica occupata al termine del 2° round.
Al 3° posto nel leaderboard troviamo, invece, l’americana, Jessica Korda, che grazie ad un ottimo giro in 67 colpi guadagna 16 posizioni. La n° 27 al mondo segna 6 birdie ed un bogey e porta il suo score a -9 totali.
Quarto posto, a -7 per, l’americana Annie Park che con un giro in 73 colpi perde 5 posizioni nel leaderboard.
Dividono la 5a posizione ben 6 proette: le australiane Hannah Gren e Gabrielle Ruffels, la sudcoreana Hyo Joo Kim, la canadese Brooke Henderson, la statunitense Lexi Thompson e la danese Nanna Koertz Madsen.
Giornata da dimenticare per la giapponese Hinako Shibuno, ieri al comando dello Chevron Championship, che oggi segna 77 colpi con due doppi bogey sullo score.
L’unica azzurra in campo, Giulia Molinaro, conclude il 3° round al Mission Hill Country Club in 76 colpi. Sullo score scrive 5 bogey ed un solo birdie e, con un risultato finale di +1 scende al 54esimo posto nel leaderboard.
REPORT – Day 2
2° round per il primo dei cinque Major del golf femminile: lo Chevron Championship.
Al comando, dopo 36 buche, troviamo la giapponese Hinako Shibuno, che chiude le 18 odierne a -6 e, con un -9 totale, è sola in 1a posizione. Sullo score segna 7 birdie ed un bogey. In seconda posizione, a -8, ci sono le americane Annie Park e Jennifer Kupcho, ieri co-leader del torneo, insieme alla defending champion Patty Tavatanakit.
Al termine del 2° round guadagnano terreno (11 posizioni) anche le due sudcoreane Hyo Joo Kim e Sei Young Kim (stesso punteggio per entrambe: 70 – 67) e con un -5 di giornata conquistano la 5a posizione in classifica.
Ottimo secondo giro anche per la danese Nanna Koerstz Madsen (71 – 67), che sale al 7° posto nel leaderboard, insieme alla statunitense Ally Ewing.
Completano la top10, al 9° posto a pari merito, la francese Celine Boutier, l’americana Lexi Thompson, la tedesca Caroline Masson, la thailandese Pajaree Anannarukarn, l’inglese Georgia Hall e le australiane Gabriela Ruffeels e Minjee Lee, che a causa del 73 odierno, scende di 8 posizioni, abbandonando il comando preso al termine del 1° round dello Chevron Championship
Brillante la prestazione dell’unica azzurra in campo: Giulia Molinaro completa le 18 buche del Mission Hill Country Club in 68 colpi (-4). Chiude le prime 9 buche scrivendo 4 birdie, e sulle seconde segna 3 bogey, compensati da altrettanti birdie. Con un punteggio finale di -3 sale di 43 posizioni classifica ed è 20esima nel leaderboard.
Il taglio, fissato a +1, seleziona le migliori 75 giocatrici che avranno accesso agli ultimi due round dello Chevron Championship, evento con un montepremi da 5 milioni di dollari, che si terrà a Rancho Mirage, in California per l’ultima stagione.
REPORT – Day 1
Termina il 1° round dello Chevron Championship 2022, che per l’ultimo anno si tiene al Mission Hills Country Club, a Rancho Mirage.
Il primo Major femminile vede due co-leader al comando: l’americana Jennifer Kupcho, 53esima nel Rolex Ranking, che segna 9 birdie e 3 bogey, e la 25enne australiana Minjee Lee, vincitrice del Major 2021 “Evian Championship“, che completa un giro bogey free in 66 colpi con 6 birdie.
In 3a posizione, c’è la thailandese Patty Tavatanakit, attuale defending champion dell’evento, che è a -5, avendo riportato uno score con 7 birdie e 2 bogey.
Dividono la 4a posizione 6 proette, a -4 nel leaderboard:
- la svedese n° 15 al mondo Anna Nordqvist, già vincitrice di 9 eventi sul Tour maggiore, che completa un primo round segnando 4 birdie.
- la tedesca Caroline Masson, che nella sua carriera ha riportato una vittoria sul Tour
- la 22enne thailandese Pajaree Anannarukarn, già protagonista del JTBC Classic presented by Barbasol la scorsa settimana (4° posto)
- l’australiana Gabriela Ruffels
- la n° 3 del Rolex Ranking Lydia Ko, 17 volte vincitrice sul LPGA Tour
- la 25enne inglese Georgia Hall, che consegna uno score “pulito” con un eagle alla buca 2 e due birdie.
Al 10° posto troviamo la giapponese Hinako Shibuno, la francese Pauline Rossin-Bouchard e le americane Annie Park, Sarah Schmelzel, la n° 12 al mondo, 11 volte vincitrice sul Tour (con 79 top10 nel proprio palmarès), Lexi Thompson e Lauren Stephenson.
L’azzurra Giulia Molinaro chiude le prime 18 buche al 63° posto con un risultato di +1, segnando solo un bogey alla buca 4 e 17 PAR. L’italiana, che ha già preso parte a due edizioni dei giochi olimpici (2016 e 2020), è a pari merito con l’americana Danielle Kang, n° 1 del CME Ranking e 7a nel Rolex Ranking.
PRE GARA: LPGA – The Chevron Championship
Dal 31 marzo al 3 aprile le più forti campionesse del LPGA Tour saranno impegnate nel primo Major dell’anno: il Chevron Championship al Mission Hills Country Club. L’evento è uno dei cinque campionati maggiori del Tour e dal 1983 ha elevato il suo status a Major del golf professionistico femminile.
E’ un’edizione davvero unica quella del 2022 poichè si tratta dell’ultimo appuntamento a Rancho Mirage, in California. Il Chevron Championship, oggi con un montepremi di 5 milioni di dollari, è nato nel 1972 per volere di due personalità di spicco: la cantante ed attrice Dinah Shore e da David Foster (presidente della Colgate-Palmolive) e da allora è stato giocato sul medesimo percorso, al Mission Hills Country Club.
Nella storia ha cambiato più volte nome, anche se spesso è indicato come “Dinah Shore”, in onore della fondatrice. Il torneo ha avuto molteplici titoli ufficiali e sponsorizzati, come il Nabisco Championship, Kraft Nabisco Championship, e ANA Inspiration. Quest’anno il nome è preso dal nuovo sponsor: la Chevron Corporation, che dal 2023, sposterà ufficialmente la nuova sede del Major nella zona di Houston, in Texas.
L’opportunità di essere l’ultima vincitrice in un evento che è un punto fermo del LPGA Tour e che cambierà poi la propria sede, rende ancora più alta la posta in gioco questa settimana.
Il percorso giocato per quasi 50 anni consecutivi è diventato familiare ai fan e alle giocatrici di tutto il mondo, con un buca 18 davvero spettacolare, che è la più memorabile, ma sono le due che la precedono ad essere quelle che decidono le sorti di un round e del torneo. La buca 16 (PAR 4) ha un grande albero che blocca qualsiasi approccio manchi il fairway a destra e, insieme alla difficile 17 (PAR 3), richiede un gioco preciso, con birdie davvero rari su entrambe.
Nel field ci sarà la defending champion Patty Tavakanit, che è stata una rivelazione nel 2021, quando l’allora rookie 21enne aveva preso il comando nel 1° round, senza più cederlo.
In campo vedremo la n° 1 al mondo Jin Young Ko, vincitrice nel 2019 e 7° nella scorsa edizione, insieme alle campionesse Lexi Thompson e Lydia Ko, vincitrice nel 2016 è già stata protagonista della stagione 2022 del LPGA Tour.
A seguito dei risultati ottenuti la scorsa settimana al JTBC Classic sono entrate nel field anche giovani proette emergenti, come Na Rin An (3a classificata domenica scorsa) e Pauline Roussin-Bouchard.
Tra le favorite gli esperti sono pronti a citare anche le campionesse Attaya Thitikul, vincitrice della scorsa settimana, Gabi Ruffels e Hye-Jin Choi, Mirim Lee (vincitrice dell’edizione 2020) e la giapponese Yuka Saso, insieme con la futura capitana della Solheim Cup 2023 Stacy Lewis.
In campo, tra le 115 campionesse migliori al mondo, seguiremo l’azzurra Giulia Molinaro.
Nelly Korda non parteciperà al torneo a causa del suo infortunio al braccio, che la tiene lontana dal golf da tre settimane.