Il taglio al Masters Tournament
Entrare nel field del Masters Tournament é l’obiettivo di tutti i professionisti, sia che si tratti di Scottie Scheffler, numero uno al mondo, sia che si tratti di Sandy Lyle, past champion e più anziano tra i partecipanti.
Ancora più ambito é il traguardo di avere un tee-time al sabato mattina, dopo avere passato indenne il taglio.
Il momento più temuto per un professonista (anche senza essere al Masters…) si é consumato ieri, e tutti sappiamo quali sono state le vittime eccellenti dell’Augusta National.
Ma quale é il criterio in base al quale gli officials calcolano dove cade il taglio?
Le linee guida hanno subito modifiche a partire dal 2020.
E’ rimasta in vigore la regola principale, e cioé quella che prevede il passaggio del taglio per i primi 50 in classifica, compresi i pari merito.
Fu invece soppressa la “10-shot-rule”, che consentiva a tutti i giocatori con un distacco massimo di 10 colpi dalla testa della classifica di essere in campo nel weekend.
Fred Ridley, presidente del Board, ha esposto le due ragioni di tale decisione.
La prima era la creazione di un “metodo affidabile” per prevedere il field del weekend.
Per quanto riguarda la seconda, dichiarò:
“Abbiamo analizzato le statistiche degli ultimi anni, considerando periodi più o meno ampi”
“Dall’analisi é emerso che solo due giocatori che hanno beneficiato della 10-shot-rule si sono trovati a competere per la vittoria”
“…abbiamo pensato che sarebbe stato un modo per rendere il tutto più rigoroso e facilitare la previsione dell’ampiezza del field del weekend”.
Peraltro, tale decisione allineò il sistema di determinazione del taglio a quello degli altri Majors.
Allo U.S. Open passano i primi 60 giocatori compresi i pari merito.
Quanto all’Open Championship ed al PGA Championship, sono i primi 70 (sempre compresi i pari merito) ad accedere al fine settimana.
Il caso volle che il 2020 fece registrare il taglio più basso di sempre (pari al par).
Va tuttavia ricordato che fu l’anno del Masters giocato a Novembre, con un campo in condizioni molto più “gentili”, come dimostra anche il record dello score più basso (-20) fatto segnare dal vincitore, Dustin Johnson.
A proposito di record, sapete chi detiene quello del maggior numero di tagli passati?
Jack Nicklaus.
Che, casualmente, é colui che di Masters ne ha vinti di più.
Su 45 partecipazioni, ha giocato nel fine settimana per ben 37 volte, con sette tagli mancati (di cui 4 nelle ultime 4 apparizioni) ed un ritiro (1983).
Al momento, il Masters Tournament è ancora il “suo” Major.