Xander Schauffele è il vincitore del Genesis Scottish Open 2022, al termine di un’emozionante giornata finale al The Renaissance Club.
Il leader del moving day sembrava destinato ad una vittoria a North Berwick già all’inizio del round finale, avendo segnato due birdie nelle prime due buche. Tre bogey tra la buca 6 e la 9 lo hanno, tuttavia, messo in difficoltà, ma il -7 finale gli ha permesso di conquistare il suo primo titolo alle Rolex Series.
Il campione olimpico ha concluso con un colpo di vantaggio su Kurt Kitayama (-6), mentre Joohyung Kim è rimasto un colpo ancora più indietro (-5) davanti a Tommy Fleetwood e Patrick Cantlay, in 4a posizione.
In sesta posizione, a -3 totali, troviamo il leader dei primi due round Cameron Tringale, insieme a Matt Fitzpatrick, Brandon Wu e Jamie Donaldson
Jordan Spieth è rimasto in lizza come possibile vincitore per gran parte della giornata e si trovava ad un solo punto di distacco da Kitayama, quando un doppio bogey al PAR 3 della buca 14 ha messo fine alle sue speranze. Il 72 di giornata, infatti, lo ha portato in 10ma posizione, a -2.
Per Schauffele si tratta della prima vittoria in Scozia, dopo una prima vittoria sul PGA Tour due settimane fa, al Travelers Championship e ha dichiarato:
“È speciale ed è diverso giocare qui. I tifosi sono incredibili. Mi hanno spinto a lungo per tutto il giorno e questa è sicuramente una bella vittoria per tutto il mio team e per me stesso”.
È stata anche la prima volta che il DP World Tour ed il PGA Tour si sono uniti in un evento co-sanzionato.
L’unico campione italiano rimasto in campo dopo il taglio di venerdì, Guido Migliozzi, oggi ha girato in 74 colpi e, con un +13 finale, è 72esimo nel leaderboard del Genesis Scottish Open 2022.
Kurt Kitayama, Jamie Donaldson e Brandon Wu si sono classificati in top10 e staccano, così, il biglietto per l’Open Championship della prossima settimana, mentre Connor Syme ha vinto il Jock MacVicar Trophy, premio assegnato al miglior scozzese.
REPORT – Day 3
Termina il 3° round del Genesis Scottish Open con in testa al leaderboard Xander Schauffele, che riporta un brillante 66 nella terza giornata di gara al The Renaissance Club. Conclude il round con due colpi di vantaggio a 18 buche dalla fine dell’evento.
Il campione americano, già una volta vincitore sul DP World Tour, ha iniziato la giornata staccato di 4 lunghezze dal leader, ma sei birdie lo hanno catapultato in vetta alla classifica e portato in vantaggio di quattro colpi. I due bogey segnati nel finale, sia alla buca 17 che alla 18, hanno tolto un po’ di smalto al suo giro, ma Schauffele, alla ricerca della sua prima vittoria alle Rolex Series, si presenterà al final round con un punteggio di 7 sotto PAR.
Per il 28enne undicesimo nell’OWGR è davvero periodo di ottima forma dopo la vittoria sul PGA Tour al Travelers Championship ed una serie di quattro piazzamenti consecutivi in top20.
Ha commentato così il suo giro:
“Mi è andato tutto bene. Ho avuto una buona strategia da tee a green, ho fatto i putt che mi servivano e ho recuperato bene quando mancavo il green. Sei birdie fino alla 16ma buca, niente da eccepire, solo un finale difficile” e ha aggiunto: “Mi concentrerò solo su ciò che posso fare ora e non mi lascerò trasportare troppo”.
Rafa Cabrera Bello, già un campione delle Rolex Series, che ha vinto questo stesso evento nel 2017, oggi ha tenuto testa al leader, soprattutto dopo il filotto di eagle-birdie-birdie-birdie dalla buca 10 alla 13. Il campione spagnolo termina il 3° round del Genesis Scottish Open in 2a posizione, con un colpo di vantaggio sull’inglese Jordan Smith e sul duo americano Ryan Palmer e Jordan Spieth.
In una giornata meno ventosa e con una situazione climatica migliore di ieri, Smith replica per la seconda volta un -1 (69 colpi), mentre Palmer segna un 67 e Spieth un 66 di giornata (-4), consegnando uno score con due birdie, due eagle e due bogey. Dividono tutti e tre la 3a posizione a -4.
Il leader dei primi due giri Cameron Tringale parte con un eagle alla buca 3, ma segna 6 bogey e, a -3 totali, precipita in 6a posizione. Con lui ci sono anche l’inglese Matt Fitzpatrick ed Alex Smalley.
Guido Migliozzi, unico azzurro rimasto in gara, conclude le 18 buche odierne in 76 colpi (+6) ed è 72esimo, con un +9 totale.
REPORT – Day 2
Il secondo round del Genesis Scottish Open sembra essere una di quelle giornate dove si cammina, a piedi nudi, sui carboni ardenti.
Il taglio lo sveliamo subito, sarà +3 sul percorso, lasciando in gara solamente 72 stelle del golf mondiale.
Escono nomi illustri come Morikawa, Scheffler, Thomas che possono fare i bagagli per il 150° The Open, dove giocherà anche Francesco Molinari, anche lui “tagliato” dopo i primi 2 round.
Gli americani del PGA Tour sembrano a loro agio oggi, Gary Woodland e Dough Ghim proteggono il -2 che, a fine giornata, varrà la seconda posizione. Dough inventa e putta bene, Woodland dimentica subito gli errori, conoscendo la difficoltà del percorso.
Imbuca, trema, si ricompone un altro americano, il suo nome è Cameron Tringale che, dopo il -9 del primo giro, scappa a -11, subendo poi le vertigini della vetta che fanno il loro lavoro sul Links scozzese. 72 per il -7 di torneo che rimane lo score più basso di tutti con 3 colpi di vantaggio sugli avversari.
Potremmo scrivere molto stasera, di Tyrrel Hatton che ha lo spirito da final round, di Jordan Spieth che continua a crederci sempre e di Matthew Fitzpatrick che pare aver preso il ritmo giusto in questa Rolex Series.
Potremmo parlare di Guido Migliozzi, un osso duro, che passa il taglio per lottare domani tra le stelle e per guadagnare i punti per il suo circuito. Guido è 49°, ripartiamo da li.
Non vanno al week end, oltre a Francesco Molinari (150°), Edoardo Molinari e Nino Bertasio (73°), Francesco Laporta (130°) e Andrea Pavan (150°). Ragazzi, ci rifaremo!
Ci sono punti in palio per i due tour questa settimana, un bottino enorme per l’ordine di merito mondiale e ancora 3 “spot” per il 150° Open Championship che si disputerà settimana prossima nella cattedrale del golf, Sua Maestà St.Andrews Old Course.
Sì, ci sono degli spot in palio, vento permettendo.
REPORT – Day 1
Un primo round sfavillante quello al quale il pubblico scozzese ha assistito al Renaissance Golf Club.
Il terzo evento delle Rolex Series, il Genesis Scottish Open, segna ufficialmente la partnership tra PGA Tour e DP World Tour con un appuntamento valevole per entrambi i ranking.
14 dei 15 migliori giocatori al mondo erano sul percorso, a dimostrazione dell’accordo e del fascino dei percorsi in una Scozia che oggi si è presentata con il sole.
Comanda, con un’apertura strepitosa in 61 colpi, l’americano Cameron Tringale che a fine torneo ha rilasciato dichiarazioni riprese da ogni media del nostro sport:
“Mi sono divertito parecchio oggi, questo posto è magico e ci si sente dei veri e propri artisti ad uscire da un Links con questo punteggio. Il mio putt era caldo ma credo che oggi sia stato l’artista che c’è in me a fare la differenza. Ci sono colpi che puoi fare in 5 modi completamente differenti al Renaissance Golf Club”
In seconda posizione troviamo Gary Woodland, vincitore di un Major (US Open) che oggi ha scritto 6 colpi sotto al PAR:
“Giocare davanti ad un pubblico così competente offre emozioni uniche. Con la pioggia di ieri in prova campo o con il sole oggi, gli scozzesi sono tutti sul percorso a tifare. E’ unico, solo qui succede questo”
Il sudafricano Justin Harding scrive il terzo punteggio migliore del Genesis Scottish Open (65/-5) e anticipa tre nomi importanti del torneo come Rasmus Hojgaard, Mito Pereira e Kurt Kitayama, unico giocatore tra questi ad affrontare il percorso nel pomeriggio, quando il vento si è affacciato creando molte indecisioni sui bastoni da scegliere.
Migliore degli italiani Nino Bertasio (39°) che riesce a leggere molto bene il percorso portando in club house i 70 colpi valevoli per il PAR. 4 birdie e 4 bogey con una gestione migliore sulle seconde nove buche, dove Nino è riuscito ad uscire con 33 colpi sui 35 dello score.
Tutti sopra PAR e dopo la 69esima posizione gli altri azzurri, tra i quali troviamo Guido Migliozzi (69°), Edoardo Molinari (89°), Francesco Laporta (151°), Francesco Molinari (157°), Andrea Pavan (159°).
Domani secondo giro per il Genesis Scottish Open, dove tornano i 20 gradi, qualche nuvola ed il vento da sud ovest che oggi ha mosso, senza esagerare, i drappi delle bandiere.
PRE-GARA: DP World Tour – Genesis Scottish Open
Dal 7 al 10 luglio al Renaissance Club di North Berwick, in Scozia si terrà il Genesis Scottish Open.
L’evento è co-sanzionato da PGA Tour e dal DP World Tour ed è il segno tangibile degli accordi stretti nel novembre 2020 e rafforzati fino al 2035 la scorsa settimana.Il debutto della competizione organizzata dai due maggiori circuiti, quindi, avviene in una data storica: il 50° anniversario di disputa dell’Open.
Il percorso del Renaissance Club di North Berwick ospita il Genesis Scottish Open per il quarto anno consecutivo, ma, ovviamente, è la prima volta che nel field troviamo un così alto numero di membri del PGA Tour.
Adiacente al Muirfield, il Renaissance Club si trova sulla sponda meridionale del Firth of Forth. Si tratta di un PAR 70 con cinque PAR 3 e tre PAR 5. Dalla scorsa edizione del torneo, la settima buca è stata ridotta ad un PAR 4 di 462 metri. È il più significativo dei numerosi cambiamenti apportati al percorso, che comprende anche la creazione di nuovi fairway bunkers. Con le sue 6.617 metri, il The Renaissance Club non è lungo per gli standard dei professionisti dei Tour, ma le brezze costiere aumentano grandemente la sfida.
Il defending champion Min Woo Lee, che lo scorso anno aveva vinto con un -18, ma ai playoff contro Matt Fitzpatrick e Thomas Detry, sarà in campo per difendere il proprio il titolo. Il 23enne australiano aveva conquistato così il suo primo titolo delle Rolex Series e punta a diventare il primo giocatore a mantenere il titolo dopo Ernie Els (2000 e 2003).
Il Genesis Scottish Open è il terzo dei 5 eventi che fanno parte della Rolex Series, previsti dal calendario del DP World Tour 2022 e rappresenta “l’allenamento” ideale per prepararsi al The Open della prossima settimana.
Le Rolex Series includono l’open nazionale scozzese sin dal 2017, anno della sua nascita. I due primi eventi del 2022 hanno visto vincitori due grandi campioni: Thomas Pieters e Viktor Hovland hanno conquistato i primi titoli delle Rolex Series a gennaio, rispettivamente all’Abu Dhabi HSBC Championship e allo Slync.io Dubai Desert Classic. Il prossimo appuntamento, invece, sarà a settembre con il BMW PGA Championship, prima di approdare a novembre a Dubai con il DP World Tour Championship da 10 milioni di dollari, il primo evento del Tour (al di fuori dei Major e dei World Golf Championships) con un montepremi a otto cifre.
L’evento fa parte anche delle The Open Qualifying Series, che significa che i primi tre giocatori (non altrimenti esentati) classificati tra i primi 10 al The Renaissance Club si assicureranno un posto al 150° Open Championship.
Il field è stellare e, nella 50ma edizione dell’Open nazionale di Scozia, troveremo 14 dei primi 15 giocatori dell’Official World Golf Ranking e tutti e quattro gli attuali campioni Major: Scottie Scheffler, Justin Thomas, Matt Fitzpatrick e Collin Morikawa.
A loro si aggiungono i campioni di Major Jon Rahm, Hideki Matsuyama e Jordan Spieth, ed ancora i vincitori delle Rolex Series Tyrrell Hatton, Viktor Hovland, Tommy Fleetwood e Billy Horschel.
Anche Cameron Smith, vincitore del The Players quest’anno, il cileno Joaquín Niemann ed il rookie americano Sam Burns fanno parte del field dell’evento, che è stato organizzato per la prima volta nel 1972.
Gli italiani in campo saranno sei: Francesco Molinari, Andrea Pavan, Guido Migliozzi, Francesco Laporta, Edoardo Molinari e Nino Bertasio.
Si potrà seguire il torneo, dal 7 al 10 luglio, su GOLFTV/DISCOVERY+ ed EUROSPORT, con il commento di Alessandro Bellicini, Isabella Calogero e Maurizio Trezzi con la seguente programmazione: