The Big Easy la pensa così
Ernie Els capisce la tentazione che la LIV Golf rappresenta, specialmente per i giocatori di una certa età.
Dopotutto, qualche anno fa si era trovato nella stessa posizione.
“Dai 45 ai 50 anni non ti trovi da nessuna parte”
Els, che oggi ha 52 anni, lo ha dichiarato qualche giorno fa, mentre si trovava al campo pratica del Liberty National Golf Club, in New Jersey.
“Non sei più il giocatore di prima. Non riesci ad essere competitivo. E’ un momento complicato”.
Da leggenda dello sport quale é (70 vittorie di cui 4 Majors), The BIg Easy si ferma a riflettere sulla decisione dei suoi colleghi di aderire alla Lega di Greg Norman.
Alcuni di loro – come Bryson DeChambeau, Talor Gooch , Abrahan Ancer e Patrick Reed – sono ancora sulla breccia.
Ma la maggior parte degli altri – Phil MIckelson, Lee Westwood, Pat Perez, Ian Poulter, Graeme McDowell e Sergio Garcia per fare degli esempi – si trova ad un punto della carriera dove competere per il montepremi con giocatori che hanno, mediamente, la metà dei loro anni rappresenta un’impresa scoraggiante.
Tra i giocatori che partecipano alla Saudi Super League ci sono tre connazionali di Els: Louis Oosthuizen, Charl Schwartzel (vincitore al Centurion Club) e Branden Grace (fresco vincitore della torneo di Portland).
Els ha detto che nessuno di loro lo ha consultato in merito, prima di prendere la loro decisione.
“Sono troppo timidi per parlarmi”.
Ma lui sa cosa avrebbe detto loro.
“Dovreste pensarci”
“Capisco che i ragazzi si muovono per i soldi – sono cifre semplicemente assurde – e voi vi trovate ad un certo punto della vostra carriera, ma non é più il golf che conosciamo”
“E’ un prodotto molto diverso”.
Il punto che The Big Easy non riesce ad accettare é la formula utilizzata nelle gare LIV Golf.
L’assenza del lato meritocratico (cioé, in sostanza, del taglio) che é da sempre parte integrante dei tornei dei Tours professionistici.
E’ un punto di vista che mi sento di condividere.
Ma, a mio modo di vedere, ci sarebbero due elementi da considerare.
Prima di tutto, credo che la mancanza del taglio abbia un peso marginale nella decisione presa dal giocatore che aderisce alla LIV.
In secondo luogo, credo che sia una regola destinata a cambiare all’aumentare delle adesioni.
Ma io non ho vinto neanche un Major, per cui rispetto l’opinione del mio primo idolo golfistico.