Il PGA Tour sotto indagine da parte del Department of Justice

Il PGA Tour sotto indagine da parte del Department of Justice

La storia si ripete.

Il Wall Street Journal ha riportato la notizia dell’avvio delle indagini da parte della divisione antitrust del Department of Justice nei confronti del PGA Tour.

Louise Radnofsky ed Andrew Beaton, redattori del WSJ, hanno scritto che

“gli agenti dei giocatori hanno ricevuto richieste dalla Antitrust Division del Department of Justice riguardanti sia i regolamenti interni del PGA Tour che disciplinano la partecipazione ad eventi esterni (non gestiti dal Tour, NDR), sia le azioni intraprese dal PGA Tour nei confronti della LIV Golf negli ultimi mesi”.

Un portavoce del PGA Tour ha confemato che il Tour é consapevole dell’indagine in corso

“Non é un fatto inatteso. Ne siamo usciti nel 1994, e siamo fiduciosi in un risultato simile (dell’indagine, NDR)”.

Dell’indagine degli anni ’90 ne abbiamo parlato qualche mese fa.

Personalmente trovo che il portavoce del Tour abbia volutamente cercato di allontanare qualunque sospetto di preoccupazione da parte di Jay Monahan e del Board.

Nel PGA Tour Player Handbook and Tournament Regulations é contenuta una norma in base alla quale ciascun Member riconosce al Commissioner, al Policy Board ed all’Appeals Committee il diritto di ban nei suoi confronti dagli eventi autorizzati dal Tour qualora egli violi il regolamento.

Vi é altresi la norma in base alla quale il giocatore cessa di essere Member qualora, a giudizio del Policy Board, commetta una severa violazione dei Regolamenti, del Codice Etico del Tour o, semplicemente, si comporti in maniera non appropriata per un golfista professionista.

Il combinato delle norme impedisce sostanzialmente ad un Member di partecipare ad un torneo se esso viene disputato contemporaneamente ad un torneo autorizzato dal Tour.

Qualcuno di voi, giustamente,  si potrebbe domandare come mai, allora, i giocatori del PGA Tour hanno potuto partecipare al Saudi International nel Febbraio scorso.

Facile.

Il Player Handbook prevede una specifica possibilità di deroga.

Tutti coloro che hanno disputato almeno 15 tornei sul Tour, possono richiedere l’autorizzazione per partecipare ad un massimo di tre eventi “conflittuali” con il calendario del PGA Tour stesso.

Autorizzazione chiaramente rilasciata a discrezione degli organi del Tour.

Quindi.

Abbiamo da una parte il PGA Tour che é pienamente convinto di avere l’autorità di comminare sanzioni disciplinari.

Dall’altra Greg Norman e la LIV Golf che incoraggiano i giocatori a mettere in discussione tale autorità.

Norman ha indirizzato una lettera aperta al PGA Tour contente la minaccia di un contenzioso legale.

“Quando voi cercate di ingannare ed intimidire i giocatori con atti di prepotenza e minacce, siete colpevoli di superare il limite, essendo scorretti, e passibili di essere accusati di violare la legge”.

Negli anni ’90 l’allora Commissioner Tim Finchem (avvocato di professione che lavorò per l’Amministrazione Carter) riuscì a fermare l’inchiesta federale.

Jay Monahan riuscirà a fare altrettanto?


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