Edoardo Molinari, vice capitano della prossima Ryder Cup 2023, ha manifestato in un tweet tutta la sua preoccupazione circa il futuro del percorso di Valderrama, recente teatro dell’Andalucia Masters.
Secondo rumors insistenti pubblicati dal Daily Telegraph, sarebbero infatti in corso trattative tra il circolo spagnolo e Greg Norman (attraverso la mediazione di Sergio Garcia), tese a portare una tappa del circuito LIV su quei fairway già nel 2023.
Se così fosse, Valderrama non potrebbe più ospitare alcuna manifestazione del DP World Tour, nonostante il legame indissolubile creatosi negli anni tra lo stesso club e il circuito del Vecchio Continente.
Nel suo tweet, Molinari, dopo aver sportivamente speso parole di elogio per Adrian Otaegui, winner dell’Andalucia Masters, e per la qualità del percorso dove si è disputato il torneo, chiede ai soci di Valderrama di prendere una “right decision”, una decisione giusta, circa il futuro posizionamento del club.
Per il DP World Tour, che già, a causa di un arbitrato di una corte di Londra, è costretto ad aprire le porte delle sue gare ai campioni transfughi del LIV (e per giunta Otaegui è uno di quelli), perdere Valderrama come teatro di gara sarebbe insopportabile.
Lo stesso Robert McIntyre, fresco vincitore dell’ Open d’Italia, ha ammesso che il tracciato spagnolo rappresenta per gli europei ciò che l’Augusta National è per gli americani: il CAMPO per eccellenza. Non solo: Valderrama, oltre a ospitare dal 2010 l’Andalucia Masters, è stato anche il club che ha tenuto a battesimo la prima Ryder Cup giocata fuori dai confini britannici. Era il lontano 1997 e Severiano Ballesteros era l’indimenticato capitano europeo: in quell’occasione, con Costantino Rocca nel team, l’Europa stracciò lo squadrone americano nel quale spiccava un giovane Tiger Woods.