Jon Rahm contro l’OWGR – “Ridicolo”
Ieri a Dubai si é tenuta la cerimonia durante la quale é stata conferita la lifetime honorary membership del DP World Tour a Matt Fitzpatrick e Jon Rahm, gli ultimi due U.S. Open Champion (in rigoroso ordine).
Al termine dell’evento, presieduto da Keith Pelley, CEO del DP World Tour, il campione spagnolo ha voluto esprimere il suo pensiero sui rinnovati meccanismi di funzionamento dell’Official World Golf Ranking.
Al fine di rendere più comprensibili i termini della discussione, faccio un esempio pratico.
Oggi prendono il via due tornei, radicalmente diversi per importanza.
Sul PGA Tour si disputa l’RSM Classic, mentre sull’Earth Course del Jumeirah Golf Estates va in scena il Championship del DP World Tour, l’evento decisivo della Race to Dubai.
Ebbene, chi si aggiudicherà il torneo di Dubai guadagnerà 22 punti per il World Ranking, mentre il vincitore dell’RMS Classic ne accumulerà ben 38.
Nella giornata di martedì Rory McIlroy, chiamato in causa, ha spiegato quale é la motivazione di questa disparità.
Il meccanismo modificato dell’OWGR attribuisce più peso alla numerosità del field, e i 144 iscritti all’RMS Classic sono ben più dei 50 partenti a Dubai.
E qui entrano in gioco le obiezioni di Rahm.
“Voglio essere il più diretto possibile”
“Io penso che l’OWGR attuale sia ridicolo. Ridicolo.Ridicolo”
“Il fatto che l’RSM, dove nessuno dei primi 20 giocatori al mondo é in campo, garantisca più punti di questo torneo, dove abbiamo sette dei migliori venti al mondo, é ridicolo”
“Il fatto che Wentworth, dove c’erano in campo giocatori tra i top 10 al mondo, garantisse meno punti del Fortinet Championship di Napa é ridicolo”
“Io capisco che stiano lavorando sullo spessore dei fields, ma avere in campo i migliori giocatori al mondo rende automaticamente migliore il torneo”
“Non mi interessa cosa dica il sistema, io credo che abbiano commesso un errore”
“Penso che alcuni aspetti del nuovo sistema potrebbero essere vantaggiosi, ma ha svalutato il peso nel field dei giocatori più forti”
“Lo spessore del field non garantisce un torneo migliore, potrei continuare a lungo. Credo che su questo aspetto abbiano mancato l’obbiettivo”.
Come ho avuto modo di raccontare, la questione dell’OWGR é cruciale per il futuro del golf professionistico.
E più si va avanti, più diventa urgente trovare una soluzione.