Direttamente dalla R&A arrivano dati straordinari circa il numero dei golfisti nel mondo: il report da Saint Andrews sostiene che dal 2016 oltre 10 milioni di “adult golfers” hanno per la prima volta iniziato a praticare il nostro sport.
La ricerca, denominata Global Golf Partecipation Report, mette in evidenza che il trend di crescita mondiale è iniziato lentamente prima della pandemia da Covid e che è continuato in maniera sostenuta anche dopo: per dire, l’aumento totale del numero dei soci dei golf club si attesta sul +15% dal 2020, con cifre che si aggirano sui 35 milioni di giocatori affiliati in un qualsiasi sodalizio del mondo.
Ma non solo: per la prima volta nella storia, la ricerca è stata condotta con lo scopo di studiare anche la partecipazione golfistica al di fuori dei canali tradizionali come i campi a 9 o 18 buche, monitorando dunque l’attività nei percorsi par 3, nei driving range e nei simulatori indoor.
Il risultato è estremamente interessante: si stima infatti che, a eccezione di USA e Messico, dal 2020 61,2 milioni di golfisti adulti abbiano preso confidenza con il nostro sport attraverso questi format più moderni.
Secondo Phil Anderton, Chief Development Officer della R&A, “è significativo non solo che dal 2016 oltre 10 milioni di nuovi golfisti stiano giocando sui percorsi di tutto il mondo, ma anche che milioni di altre persone si siano appassionate al golf attraverso nuovi canali, i quali ovviamente sono vitali per la crescita del nostro sport”.
Per quanto riguarda il mercato golfistico legato alla presenza dei giocatori sui campi a 9 o 18 buche, i primi cinque paesi sono il Giappone (8,1 milioni di soci), il Canada (5,6 milioni), la Corea del Sud (5,4 milioni), l’Inghilterra (3,4 milioni) e la Germania (2,1 milioni).
Il continente asiatico conta una partecipazione totale di oltre 22 milioni di golfisti, mentre l’Europa insegue con poco più di 21 milioni: tra queste cifre, le donne rappresentano circa il 25% del totale, con una indubbia crescita dagli ultimi studi.