Settimana da brividi, questa, nel mondo del golf professionistico: se per quanto riguarda il DP World Tour proprio oggi sono state assegnate al termine di sei round terribili le carte ai top 25 della Qualifying School (e tra questi ci sono anche i bravissimi romani Filippo Celli e Renato Paratore), dall’altra parte dell’Oceano, in Georgia, sul Pga Tour, va in scena da giovedì l’ultimo appuntamento della Fall Season, l’RSM Classic, che per la prima volta deciderà chi saranno i 125 giocatori che terranno la carta del circuito statunitense per la prossima stagione. Inutile a dirsi, si tratta di un girone infernale in quattro round soprattutto per i pro che viaggiano intorno alla 110° (e oltre) posizione della Fall Season: in gioco non c’è solo il torneo in questione, ma anche e soprattutto il futuro delle loro carriere.
In campo ci saranno anche Ludvig Aberg, alla caccia di un primo titolo sul Pga Tour e soprattutto di un posto nei primi 50 del World Ranking che gli aprirebbe le porte di Augusta per il prossimo anno, e Brian Harman, vincitore del The Open e padrone di casa in Georgia, che dalla finale FedEx di Atlanta ha giocato praticamente solo in Ryder Cup.
Nel mentre, negli stessi giorni a Dubai andrà in scena l’atto finale della stagione del Dp World Tour, con i migliori a darsi battaglia per la vittoria nella Race, ma non solo: non bisogna scordarsi infatti che al termine di questa settimana i top 10 della classifica europea (altrimenti non qualificatisi) otterranno la carta del Pga Tour 2024.
Tra i papabili “americani”, c’è un nome interessante, quello del giovane danese Rasmus Hojgaard, che potrebbe riuscire nell’impresa di raggiungere il gemello Nicolai sul Pga Tour. E potrebbe farcela anche e soprattutto grazie al fatto che il fratello, davanti a lui nella Race, si è già conquistato la sua carta per il circuito americano, liberando così un posto per un eventuale trasloco dall’altra parte dell’Oceano.
Intanto, mentre i migliori europei sono tutti in campo a Dubai per il Dp World Tour Championship, Francesco Molinari è volato invece negli States pronto a giocarsi l’ultimo torneo della sua stagione, proprio quell’RSM Classic di cui parlavamo qualche riga più su: il torinese potrebbe approfittare del nervosismo pesante che ci sarà in campo all’interno del field per tentare il colpaccio di fine stagione e, perché no, portarsi a casa il titolo.
Stay tuned!