Justin Rose tra il PGA Recognition Award e la Ryder Cup
Justin Rose ha ricevuto dalla PGA of Europe il Recognition Award, in virtù dell’eccezionale contributo che il campione britannico ha dato al gioco del golf (per il mondo delle Ladies il premio é andato a Dame Laura Davies, NDR).
Il 2023 continua così ad essere un anno foriero di soddisfazioni per Rose, che a Roma aveva ricevuto il Nicklaus-Jacklin Award.
Il premio della PGA é il giusto riconoscimento per una carriera impeccabile.
Nei 25 anni da professionista ha ottenuto 25 vittorie: 11 sullo European Tour, 10 sul PGA Tour, 2 sul Sunshine Tour, 2 sull’Asian Tour ed una sul Japan Tour.
Nel 2013 ha vinto il suo unico Major, lo U.S. Open disputato sul percorso del Merion Golf Club.
Nel 2016 vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, celebrando al meglio il ritorno del nostro sport sul palcoscenico olimpico.
Nel 2018, infine, raggiunse l’apice della sua carriera, vincendo la FedEx Cup e raggiungendo il primo posto del World Ranking.
In occasione della cerimonia, Rose ha dichiarato:
“Il riconoscimento della PGA per i risultati che ho ottenuto nel gioco del golf rappresenta per me un grandissimo onore e li ringrazio moltissimo per il loro sostegno”
“Io credo che sia doveroso menzionare tutti i professionisti della PGA che si impegnano per sviluppare il gioco del golf in tutto il mondo, sono tutti dei veri eroi!”
Ma il premio ricevuto non ha fatto dimenticare al britannico l’evento più significativo del suo 2023.
In una intervista rilasciata a The Scotsman, Rose ha dichiarato:
“Quelli sono momenti che ricorderò quando sarò vecchio”
“Ho dovuto lavorare duramente per tornare a fare parte della squadra”
“Ho dovuto fare dei sacrifici. A volte ho cancellato le vacanze estive con la mia famiglia, perché dovevo allenarmi, cosa che non avrei fatto uno o due anni fa”
“Questo fa capire quanto (la Ryder) conti per me”
“Quando ho realizzato quello che siamo stati capaci di fare tutti insieme a Roma, devo dirlo, era ciò che sognavo da piccolo”
“Io ho vinto molto nella mia carriera, e ho fatto parte così tante volte del Team Europe (sei apparizioni con quella di Roma, NDR) da arrivare a sentire la partecipazione come un fatto garantito”
“Poi é successo che non vi ho preso parte, ma la sensazione di tornare ad essere un membro del Team ha dato un senso a tutto il duro lavoro fatto nel frattempo”.