Nel mondo sportivo la figura del coach assume un ruolo centrale e la sua relazione con gli atleti è da molti anni stata oggetto di moltissime ricerche scientifiche.
Tradizionalmente, l’immagine che associamo ad un allenatore è quella di un mentore dedicato ad un singolo atleta o ad una squadra, che ne segue il percorso in maniera esclusiva e meticolosa.
Tuttavia, nel mondo del golf accade qualcosa di diverso, che all’apparenza potrebbe sembrare controintuitivo.
Hai mai sentito parlare del coaching multiplo?
Nel coaching multiplo un solo allenatore esperto guida e forma contemporaneamente più atleti, anche di altissimo livello.
Ti sembra strano?!
Per comprendere appieno questo approccio, diventa indispensabile esplorare la prospettiva degli allenatori e come questa esperienza viene vissuta dagli atleti stessi.
La molteplicità di voci: una ricchezza per il coach
Per un coach esperto, la possibilità di lavorare con più atleti di alto livello rappresenta una sfida stimolante e un’opportunità di crescita professionale immensa.
Ogni atleta, con il suo bagaglio di esperienze, il suo stile di gioco e le sue sfide individuali, diventa una fonte preziosa di conoscenza e arricchimento.
Lavorando con più talenti, il coach ha la possibilità di ampliare la propria visuale, di individuare nuove soluzioni e strategie, di sperimentare approcci differenti e di affinare le proprie capacità di comunicazione e leadership.
Inoltre, la condivisione di esperienze e conoscenze tra atleti guidati dallo stesso coach crea un circolo virtuoso di apprendimento, dove ogni individuo trae beneficio dalle competenze e dai successi degli altri.
Un ecosistema di supporto per gli atleti
Dal punto di vista dell’atleta, il coaching multiplo può rappresentare un vantaggio significativo.
In un ambiente di condivisione e collaborazione, gli atleti hanno la possibilità di:
- Confrontare le proprie esperienze e strategie con quelle dei compagni, traendo spunti di miglioramento e nuove prospettive.
- Apprendere in modo vicario, osservando e imitando le tecniche e i comportamenti degli altri atleti durante le sessioni di allenamento e nei tornei.
- Creare un legame di supporto reciproco, trovando conforto e motivazione nella condivisione di sfide e successi con altri talenti che comprendono appieno le difficoltà e le pressioni del mondo del golf.
Come avrai compreso, in questo contesto il coach assume il ruolo di facilitatore, creando un ambiente di collaborazione e supporto reciproco dove ogni atleta può beneficiare delle esperienze e delle competenze degli altri.
Qualche esempio di successo?
Tra i professionisti più noti che seguono questo modello troviamo:
- David Leadbetter: uno dei coach più celebri del golf, ha allenato campioni come Greg Norman, Nick Faldo e Annika Sörenstam.
- Butch Harmon: coach di Tiger Woods durante il periodo di maggior successo della sua carriera, ha allenato anche Phil Mickelson e Dustin Johnson.Questi coach di fama mondiale hanno dimostrato che il coaching multiplo può essere un metodo altamente efficace.
Quali sono le sfide per i maestri?
Scegliere di praticare il coaching multiplo, non richiede solo la capacità di gestire e ottimizzare il proprio tempo a disposizione degli atleti, bensì una strategia mirata a sfruttare al meglio le potenzialità di ogni atleta, creando un ecosistema di crescita e supporto reciproco.
Pertanto per un maestro la gestione di più atleti, con esigenze e personalità diverse richiede:
- abilità comunicative eccellenti
- capacità di ascolto
- leadership
- capacità organizzative impeccabili
- una grande dose di flessibilità
Se sei un maestro ti suggerisco di partire da questi 5 aspetti, se vuoi attuare un coaching multiplo efficace!
Cosa dici, sei pronto a metterti in gioco?!
#golfpsychology