Ciao Lexi, Lady Liberty dei fairways

Con un reel sul suo profilo Instagram, una lettera d’amore al gioco del golf in cui ripercorre per immagini la sua carriera golfistica, Lexi Thompson ha annunciato il suo addio alle competizioni a fine 2024, a soli 29 anni.

Ha scelto il palcoscenico dell’US Women’s Championship per dare l’annuncio, lì dove nel 2007, a soli 12 anni, riuscì a qualificarsi, lì dove tutto iniziò.

Giocatrice con un gioco lungo potente, Lexi Thompson ha al suo attivo 11 vittorie sull’LPGA Tour, di cui un major, il Chevron Championship, vinto nel 2014.

La più forte giocatrice americana (e attualmente numero uno mondiale) ora è Nelly Korda, ma nel cuore dei tifosi sono certa che Lexi Thompson mantenga ancora il primato.

A Finca Cortesìn, durante la Solheim Cup 2023, ogni volta che Lexi si presentava sul teebox si sentiva il boato della folla, le bandiere a stelle e strisce sventolavano impazzite. Lei salutava con regale eleganza, a volte lanciava un paio di guantini, qualche tee, cose così. L’unica a farlo.

L’ho soprannominata Lady Liberty, la sintesi dell’American Dream, del patriottismo yankee.

Ma anche umana, emotiva: l’ho vista alla buca 18 di Finca Cortesìn, par 5, arrivare con il secondo colpo a bordo green e fare uno shank, regalando così un punto al Team Europe.

La ricordiamo all’ANA Inspiration del 2017 quando fu penalizzata di quattro colpi (tra le rumorose proteste del pubblico di Mission Hills) per aver posizionato non intenzionalmente la pallina nel green della buca 17 in un punto diverso da quello esatto di 1 inch, infrazione segnalata via email da un telespettatore. Lexi, che prima della penalità era in testa, perse poi il playoff contro la sudcoreana Ryu So-yeon.

Lexi Thompson ha partecipato a sei edizioni della Solheim Cup, e probabilmente parteciperà anche all’edizione 2024 che si giocherà in Virginia.

Inoltre ha partecipato a due edizioni dei Giochi Olimpici.

Nella conferenza stampa di martedì 28 maggio, Lexi si commuove, piange. Parla del duro lavoro, ai molti sacrifici per poter restare tra le top players in questi anni. Lavoro e sacrificio che a volte sembra non essere compreso da tutti e che non l’ha messa al riparo da critiche, a volte anche rudi. Infine un’amara conclusione: ‘Meritiamo molto di più’.

Qualcuno ha scritto ‘In sei mesi ci può ancora stupire’.

Non possiamo che essere d’accordo.

Ciao Lexi, Lady Liberty dei fairways!


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