Sorelle Moresco e Golf Club Padova – Un binomio inscindibile
Un fiore all’occhiello del mondo golfistico italiano?
Sicuramente sì.
Le sorelle Moresco, Angelica e Benedetta, dalla più grande alla più piccola, sono spesso accostate, a rigor di logica, ai fratelli Molinari (Edoardo e Francesco).
Perché? Perché le due ragazze originarie di Caldogno (VI) hanno deciso fin da piccole di investire nel golf, di ricavarsi il loro spazio in questa nicchia e di lasciare il segno in uno degli sport più complessi mai inventati.
Proprio come hanno scelto, anni fa, Edoardo e Francesco, ancora ignari di cosa sarebbero riusciti ad ottenere e di quanto sarebbero riusciti a cambiare l’appeal del golf nel panorama italiano (insieme, i due fratelli di Torino, sono saliti sul tetto del mondo sollevando insieme la Ryder Cup del 2010 a Celtic Manor e rappresentando un unicum nel mondo dello sport).
Un cursus honorum, quello di Angelica e Benedetta, ormai trasferitesi in pianta stabile negli Stati Uniti per competere tra LPGA Tour e l’Epson Tour, intrapreso tanti anni fa al Golf Club Padova.
Un percorso che parte da lontano.
La passione, come spesso accade, viene trasmessa dai genitori. In questo caso il padre.
Si muovono i primi passi tra bastoni di plastica e swing in giro per casa.
Per Angelica, classe ’98, le cose si fanno più serie quando si iscrive, all’età di 7 anni, al club dei giovani gestito da Alex Senoner (che diventerà un punto di riferimento fondamentale per le sorelle).
Per Benny, così la chiamano gli amici e i conoscenti, la scoperta di questo sport arriva, caso strano, alla stessa età. Aver avuto la sorella maggiore già sui green è stato uno stimolo per la giovane classe ’01.
Da quel momento il Golf Padova diventa il centro di gravità per Angelica prima, e Benedetta poi. Un amore nato non per caso, un colpo di fulmine la cui scintilla dev’essere ricondotta in larga parte al lavoro fatto dai maestri e dalla gestione, attenti, entrambi, a comprendere le potenzialità dei due talenti.
“Il circolo – parola di Benedetta – offre tutto ciò che un atleta di alto livello necessita: un bel campo pratica con diversi target, un grande chipping green, un putting green ben ondulato e 27 buche. Oltre allo splendido disegno del percorso, ciò che fa la differenza al Golf Padova è la qualità della manutenzione del campo, che in qualsiasi momento dell’anno è sempre impeccabile”.
E proprio partendo da quel Club dei Giovani, gestito interamente dai maestri del Golf Padova con attenzione e dedizione, Angelica e Benedetta si sono ritrovate prima ad indossare i colori della nazionale e poi professioniste nel golf “che conta” in America, dove si rincorrono i sogni giorno dopo giorno, buca dopo buca.
Così tanta strada da quel cancello che si apre sulla Club House del Golf nel comune di Galzignano Terme, da quel circolo dove entrambe si sentono a casa e dove ritornano anche solo per salutare quando si trovano in Italia, che fa riflettere su quanto sia fondamentale far crescere i più piccoli e costruire un percorso formativo che tenga in considerazione di ciascuna peculiarità individuale.
Lavoro che al Golf Club Padova sono riusciti a svolgere egregiamente.
“Padova è il luogo dove siamo cresciute insieme al nostro coach Alex Senoner, dove abbiamo passato numerose ore di duro allenamento che ci hanno permesso di avanzare di livello. Il circolo è e rimarrà per sempre il luogo dove tutto è cominciato. Avrà sempre un posto speciale nel nostro cuore”.
Adesso, per le sorelle Moresco, il lavoro continua oltreoceano.
Lontane da casa ma con un circolo alle spalle che profuma di famiglia. Sempre pronto ad accoglierle, sempre pronto a supportarle e a credere in loro.
Per Benedetta, la più piccola delle due ragazze, gli obiettivi sono chiari: nei prossimi cinque anni mi piacerebbe giocare e vincere un’ Olimpiade e una Solheim Cup. Sogno anche di vincere un major nel circuito LPGA. Sono sogni molto grandi, però non ci sono limiti a ciò che si può fare. So che c’è tanto lavoro ancora da fare però io ci credo molto. Giocare nell’ LPGA è il mio sogno, e spero di farlo per molti anni”.
