Dieci Giorni di Golf Leggendario in Scozia

Dieci Giorni di Golf Leggendario in Scozia.

Chi non vorrebbe giocare a golf in Scozia nelle prossime due settimane? Luglio è da sempre mese speciale per gli appassionati di golf, e quest’anno non fa eccezione. Il Genesis Scottish Open segna l’inizio di dieci giorni cruciali nella patria del golf. Questo prestigioso torneo non solo funge da preludio all’Open Championship della prossima settimana, ma è anche uno dei tornei più ricchi dell’anno sul suolo europeo e vedrà in campo anche tantissimi giocatori del PGA Tour, oltre a ben 6 italiani, che vogliono prepararsi al meglio per provare a portare a casa la Claret Jug al Royal Troon.

Si torna per il sesto anno al The Renaissance

Sarà la sesta stagione consecutiva in cui lo Scottish Open si terrà al The Renaissance Club, un campo par-70 progettato da Tom Doak che misura poco più di 7.200 yard.

Questo campo è ideale come preparazione per il The Open grazie al suo design moderno in stile links. È una versione meno estrema e storica rispetto alla sfida che attende i giocatori la prossima settimana. Come spesso accade quando ci spostiamo nel Regno Unito, i green diventano molto più lenti, infatti ci si aspetta una velocità intorno a 10 sullo stimpmeter, rispetto ai circa 12 di media degli eventi standard del PGA Tour.

La configurazione del percorso è particolare, con cinque par-3, tre par-5 e dieci par-4. Solo un par-4 è inferiore alle 400 yards, mentre sei di essi misurano tra 450 e 500 yard. Con previsioni di pioggia e venti relativamente leggeri, sarà necessario essere precisi dal tee e, come sempre accade su un campo in stile links, la creatività e l’abilità nel recupero saranno fondamentali per avere successo.

Chi sono i favoriti della settimana?

Rory McIlroy è sempre uno dei favoriti in qualsiasi torneo partecipi ed è il campione in carica. Con una forma eccezionale mostrata di recente, Rory è determinato a lasciare il segno in Scozia. La sua abilità nel gestire i links (+2.59 colpi sul resto del field in UK & Ireland negli ultimi 36 tornei) e il suo gioco lungo sono perfetti per i campi scozzesi. Viktor Hovland non ha per niente brillato in questo 2024 ma è sembrato parecchio in palla negli ultimi tornei e mi sembra pronto a fare il salto di qualità e a vincere il suo primo Scottish Open. La sua precisione con i ferri e la costanza nel gioco corto potrebbero essere determinanti. A chiudere il terzetto dei favoriti è conosciuto per la sua solidità e il suo stile di gioco adatto ai links. Tommy Fleetwood ha tutte le carte in regola per tornare a vincere soprattutto grazie alla sua capacità di adattamento su un percorso come questo.

Diamo uno sguardo agli outsider

Il primo nome è un quasi insospettabile, l’uomo dei due guanti Aaron Rai. L’inglese è una macchina da fairway (nei primi 20 al mondo al momento) e su questi green può dire la sua visto che la pioggia potrebbe annullare il gap in distanza dal tee che di solito lo penalizza. Il secondo nome è la sorpresa di questo 2024, Matthieu Pavon. La vittoria a Torrey Pines e la grande prestazione a Pinehurst, fanno capire che il francese è adatto per campi dove i tee shot sono fondamentali e potrà affidarsi alla sua abilità sui green lenti (+1.84 sul resto del field su questa tipologia di green). L’ultimo nome è quello del gigante sudafricano Christiaan Bezuidenhout per la sua incredibile potenza e la capacità di adattarsi ai più lenti green europei, che saranno ancora più lenti vista la pioggia prevista.

Un Finale Spettacolare in Scozia

Nelle ultime edizioni, il torneo è quasi sempre stato deciso con colpi clamorosi alla bellissima buca 18 con il tipico muretto da links ad attraversare il fairway. Tutti vorranno partire con il piede giusto, anche se non sempre porta benissimo vincere lo Scottish Open prima del The Open Championship. Fàilte gu Alba, benvenuti in Scozia, benvenuti nella Casa del Golf.


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