Solheim Cup: Capitan Nordqvist ci farà digerire la pillola amara?

La nomina della svedese Anna Nordqvist a Capitana del Team Europe 2026 non è certo una sorpresa. Era già nell’aria in Virginia, lo scorso anno, dopo il triste addio di Suzann Pettersen, anche da lontano l’avevo percepito (link all’articolo).

Una scelta senz’altro all’insegna della continuità e fondata sulla grande esperienza in Solheim Cup della Nordqvist, ma che forse manca un po’ di coraggio.

Lo stesso coraggio che chiedeva Charley Hall, pochi giorni dopo la sfida americana, indicando la connazionale Mel Reid come la miglior candidata a Capitana per la Solheim Cup 2026.

Credo che Charley Hull abbia espresso anche il desiderio di avere una Capitana britannica, non solo a nome proprio, ma facendosi portavoce anche di Georgia Hall e Leona Maguire (ricordo che è proprio di quest’ultima l’espressione della ‘bitter pill’). Questi a mio parere sono dei messaggi da tenere in considerazione.

Anna Nordqvist, 37 anni, ha partecipato a nove Solheim Cup e ne ha vinte cinque, oltre che ricoprire il ruolo di Vice Capitana nelle ultime due edizioni. In carriera ha vinto tre Majors, sei titoli LPGA e quattro titoli nel LET.

Giocatrice potente e di grande esperienza, fuori dal campo è una persona affabile, semplice e molto disponibile. Durante le Solheim Cup è sempre accompagnata dalla famiglia e dagli amici tutti vestiti con i colori giallo-blu del Team Europe, che formano ormai una coreografia fissa ad ogni edizione, allegra e divertente.

A Finca Cortesìn l’ho vista attorniata dalla numerosa ‘banda’ di supporters andare a mangiare hamburger e gelato nello stand per il pubblico pagante, dopo un giro di prova. Semplicità scandinava, Anna Nordqvist è così, ed è per questo che in tanti la amano.

Il suo lavoro non sarà semplice. Per prima cosa dovrà compattare la squadra, riaccendere quella fiamma che si è spenta lo scorso anno in Virginia, fare digerire e soprattutto dimenticare quella maledetta pillola amara. Credo che Mel Reid – probabile Vice Capitana – potrà darle una grande mano, soprattutto con le britanniche.

Go Team Europe!


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