PGA Tour e Strategic Sports Group: il “Miglior affare dell’anno”
Nella serata di mercoledì, a New York si é tenuta l’edizione 2025 degli Sports Business Awards, l’appuntamento annuale organizzato dal 2008 dallo Sports Business Journal che, come recita il sito della manifestazione, “celebra l’eccellenza dello sport business”.
Sedici le categorie degli Awards, e quella che ci interessa é denominata “Affare dell’anno”.
Erano sei i deals candidati, tutti di alto livello (un esempio su tutti, l’accordo globale sui media tra la WWE e Netflix, NDR), ma quello che ha raccolto i favori della giuria é stato proprio quello che ha segnato la nascita di PGA Tour Enterprises.
Come sappiamo, PGA Tour e Strategic Sports Group hanno siglato un accordo da 3 miliardi di $, dove il gruppo di Orlamdo ha garantito un’iniezione di 1,5 miliardi di $, aprendo la strada alla sottoscrizione delle quote della nuova realtà profit anche ai giocatori, oltre che agli altri investitori,
E qui, inevitabilmente, si innesta l’argomento della trattativa, ormai (salvo grandi sorprese) naufragata, tra il PGA Tour ed il Fondo sovrano saudita.
Poco più di un mese fa il Board del PGA Tour ha ritenuto inaccetabile un’offerta che, tra le altre cose, prevedeva il versamento di 1,5 miliardi di $ a fronte del 6% (!) di PGA Tour Enterprises.
Le strade dei due Tours che hanno corso in parallelo fino a prima del Masters sono cos1, quasi certamente, destinate a non incrociarsi mai.
L’atteggiamento nei confronti della LIV Golf é, in generale, mutato, ma nel perimetro del PGA Tour (e dintorni) la musica non é cambiata.
La convivenza é la strada da seguire, sarebbe ora che tutti la accettassero.