153mo Open Championship, cronache dalla contea di Antrim

153mo Open Championship, cronache dalla contea di Antrim

La centocinquantatreesima edizione del Major più antico del mondo si é conclusa con l’ennesima passeggiata trionfale di Scottie Scheffler.

Il numero uno dell’OWGR si é presentato ieri mattina sul tee della 1 del Royal Portrush con quattro colpi di vantaggio sul secondo, e con un onesto -3 di giornata é diventato il Champion Golfer of the Year, alzando al cielo il  trofeo più iconico del nostro sport.

Ma la sua grande prestazione non é stato l’unico elemento degno di nota in questa settimana trascorsa nella contea di Antrim, altri giocatori hanno contribuito alla redazione del diario di questo Open.

Sadom Kaewkanjana

Il giocatore tailandese era alla sua seconda apparizione all’Open, dopo quella del 2022 a St.Andrews dove arrivo undicesimo a pari merito.

E’ salito alla ribalta di Portrush con un primo giro in 68, ad un solo colpo dai leaders, e durante le interviste di rito é emerso che nel 2023 Kaewkanjana si prese un anno sabbatico dal golf e compì il percorso che lo ha portato ad essere ordinato monaco tibetano.

(fonte The Open IG profile)

Ha dichiarato che essere un monaco lo ha aiutato “a concentrarsi sul percorso di gioco” e miglioarre la concentrazione.

A Portrush però il meccanismo si deve essere inceppato ed il tailandese non ha passato il taglio.

Ryan Peake

Restiamo sempre nell’emisfero australe, perché Ryan Peake é un professionista australiano che ha staccato il biglietto per Portrush vincendo il New Zealand Open.

Quello che però colpisce é il fatto che il giocatore di Perth ha avuto un passato burrascoso: in gioventù ha fatto parte di una gang di motociclisti, ed una condanna a cinque anni di carcere ha fermato la sua carriera di promettente amateur (era compagno di squadra di Cameron Smith).

Durante la sua detenzione, il suo vecchio coach lo ha contattato offrendogli una seconda possibilità, che lui ha prontamente accettato.

Anche lui ha fatto un percorso. molto diverso da quello di Sadom Kaewkanjana, ma che alla fine lo ha portato a giocare The Open al fianco del suo idolo di sempre, Phil Mickelson (anche Peake é mancino, NDR), a cui ha chiesto l’autografo come un fan qualunque.

“Il suo caddie regalava palline mentre uscivamo dai battitori, e io gli ha gridato ‘E per me non c’é niente?'”

“Si é messo a ridere pensando che scherzassi, e mi ha chiesto se ero serio”

” ‘Sono dannatamente serio’ gli ho risposto ‘E voglio anche un guanto autografato’ ”

(fonte Ryan Peake IG profile)

Sergio Garcia

Purtroppo il suo contributo al diario dell’Open non é legato ad un colpo memorabile o ad una frase da ricodare.

L’Opem 2025 de El Nino verrà ricordato per un driver spezzato in due sul tee della buca 2 dopo un tee shot finito nell’erba alta (trovate qui il video).

E la cosa più incredibile é che, nonostante questo gesto di stizza, Garcia é riuscito a chiudere la buca con il birdie (e ha dovuto finire il giro senza driver, chiaramente).

Bryson DeChambeau 

Chiudo con una menzione doverosa per un giocatore che col tempo ho imparato ad apprezzare.

Nel pomeriggio di giovedì pochi avrebbero scommesso sulla presenza  di Bryson DeChambeau nella contea di Antrim durante il  fine settimana.

Un pesantissimo +7, con ben undici colpi di svantaggio dalla vetta, faceva ipotizzare che DeChambeau sarebbe salito sull’aereo per tornare a casa prima del previsto.

Ma poi tutto é cambiato,

Tre giri spettacolari in 65-68-64 (il – 7 dell’ultimo giro é stato il migliore score di giornata) lo hanno fatto balzare da T-144 a T-6.

Io ve lo dico.

Questo ragazzo sarà il vero trascinatore del Team USA a Bethpage.


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