Bethpage prima della Ryder Cup

Bethpage prima della Ryder Cup

Perché Bethpage?

Questa domanda ce la siamo posta in tanti, credo.

Il Bethpage State Park é un classico esempio di cosa gli americani intendono con vita all’aria aperta (realtà come questa sono presenti in numero elevatto dovunque negli Stati Uniti).

Ovviamente, tra tali attività non può mancare il golf che, in verità, qui é molto ben rappresentato, dato che sono ben cinque i percorsi, rigorosamente pubblici, a disposizone di chi ama il nostro sport.

Tra i campi disegmati da Mr.Burbeck , Mr.Tillinghast , Mr.Trent Jone e Mr.Baird (ma qui vi sarà certamente più di aiuto Viittorio Addabbo, NDR), quello indubbiamente più famoso é il Black Course, noto agli appassionati sia per la sua difficoltà (nel mese di Settembre del 2020 Golf Advisor – ora GolfPass – lo ha classificato come il percorso più impegnativo dei 50 più difficili di tutti gli Stati Uniti, NDR), sia per il suo lato più “eroico”, legato al fatto che i nostri collegjhi d’oltreoceano spesso bivaccano nel parcheggio per riuscire a giocare, data l’altissima richiesta di tee-times.

Ma qual’é il curriculum sportivo di Bethpage che lo ha portato ad essere il percorso dove tra poco più di due settimane si sfideranno le squadre di Ryder Ciup?

Risponderei definendolo “reletivamente recente, ma di livello”.

Considerando che la fondazione risale al 1932, dobbiamo infatti arrivare al 2002 per vedere il debutto  sul palcoscenico dei Tours maggiori, avvenuto peraltro “col botto”, dato che stiamo parlando dello U.S. Open, vinto da Tiger Woods con tre colpi di vantaggio su Phil Mickelson.

Fu anche la prima volta che la USGA scelse un percorso di proprietà e gestione pubblica per lo svolgimento del torneo.

L’appuntamento successivo fu ancora per lo U.S. Open, stavolta nel 2009, funestato da un insistente maltempo.

Alla fine il titolo andò a Lucas Glover, che staccò di due colpi il trio Barnes – Duval – Mickelson, mentre Woods, dopo un torneo trascorso nelle retrovie, abbandonò Bethpage dieci minuti dopo la fine del suo ultimo giro.

Tre anni diopo il Black Course entrò anche nella storia dei PlayOffs della FedEx Cup, ospitando The Barclays, evento che si ripeté nel 2016.

Nel 2012 fu Nick Watney a mettere il suo sigillo, sconfiggendo Brandt Snedeker (che tornerà a Bethpage in qualità di assistente di Keegan Bradley, NDR).

Quattro anni dopo fu invece Patrick Reed a prevalere per un solo colpo su Emiliano Grillo e Sean O’Hair, vittoria che gli garantì il posto nel Team USA che scese in campo a Hazeltine (dove ci fecero molto male…).

L’ultima apparizione del Bethpage Black Course nel calendario dei Tours fu nel 2019: ancora un Major, ma stavolta toccò al PGA Championship.

Brooks Koepka vinse il seondo dei tre PGA cha al suo attivo, confermando il titolo dell’anno precedente, vinto al Bellerive Country Club, nel Missouri.

Alle sue spalle si piazzò Dustin Johnson, staccato di due colpi.

Ora uno dei percorsi più difficli degli Stati Uniti farà da palcoscenico al torneo golfistico più spettacolare al mondo (a mio parere, eh…).

Il mix sembra interessante.

(fonte www.bethpagegolfcourse.com)

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