Il Kroger Queen City Championship ha riservato uno dei finali più emozionanti e spettacolari della stagione 2025, con l’incredibile vittoria di Charley Hull che ha superato all’ultima buca la numero uno mondiale Jeeno Thitikul.
In Italia è stato possibile seguire la diretta delle ultime 9 buche, grazie al livestreaming gratuito nel canale YouTube ufficiale dell’LPGA, con l’ottimo commento tecnico delle ex professioniste Morgan Pressel e Mel Reid. A tal proposito consiglio l’iscrizione al canale LPGA e LET per avere gli avvisi di quando iniziano le dirette.
Thitikul non ha sbagliato quasi niente, e quando sbagliava riusciva sempre a rimediare brillantemente. Tranne che in quella maledetta ultima buca, dove davvero nessuno si aspettava facesse quattro putt. Charley Hull per prima.
Tanti commentatori sono concordi nel dire che Hull, nonostante sia una delle più forti al mondo, ha vinto pochi tornei (questo è il suo terzo titolo LPGA, quattro vittorie sul LET, non ha mai vinto un major) a causa del suo gioco aggressivo, che a volte le fa prendere più rischi del dovuto.
Ma a lei piace così, lo ha affermato più volte.
Oltre a questo, ogni tanto le ‘parte l’embolo’ per il gioco lento, Charley una di noi.
Giocatrice potente, per la sua vittoria al Kroger Queen City Championship in sacca non aveva nessun fairway wood, optando invece per due ibridi standard TaylorMade Qi35, un 17° ed un 19° (non si hanno i dettagli degli shaft). In precedenza Hull aveva utilizzato il fairway wood TaylorMade Qi10 Tour.
Un altro cambiamento nella sua sacca riguarda i wedges: Charley è passata dai TaylorMade MG4 ai TaylorMade MG5, 48°, 54° e 60° con shaft Nippon NS Pro Modus3 125 S.
E Nelly Korda? Il 2025 continua ad essere un anno da dimenticare.
Criticata (ingiustamente) in patria, anche Tiger Wood è intervenuto in sua difesa.
La ex numero uno mondiale non riesce ad uscire dalla crisi, soprattutto sul green. Al Kroger Queen, dove ha concluso comunque al T5, ha utilizzato un putter blade al posto dell’abituale mallet TaylorMade Spider Tour X. Un cambiamento che necessita di essere consolidato, a giudicare dalle svariate ‘sbordate’, impietosamente mostrate dalle telecamere.