Ci sono viaggi che non pianifichi solo per vedere dei posti, ma per vivere qualcosa di diverso. L’Islanda è uno di quei luoghi che ti catturano piano piano, tra paesaggi che sembrano di un altro pianeta, silenzi profondi e quella luce che non finisce mai. In questo viaggio ho seguito il Golden Circle, uno dei percorsi più iconici dell’isola, e ho inserito una tappa che sognavo da tempo: giocare al Brautarholt Golf Club, il campo numero uno d’Islanda.
Il fascino del Golden Circle
Il Golden Circle è il classico itinerario da cui partire per scoprire l’Islanda: circa 300 km di paesaggi che cambiano a ogni curva, tra vulcani, geyser e cascate monumentali. Si parte da Reykjavik e in poche ore si passa da una vallata glaciale a una zona geotermica attiva.
La prima tappa è Thingvellir National Park, un luogo simbolico: qui si incontrano la placca tettonica americana e quella europea. Camminare tra le due è un’esperienza incredibile, quasi surreale. Poi si arriva a Geysir, dove il terreno ribolle letteralmente sotto i piedi e la sorgente di Strokkur esplode ogni pochi minuti con getti d’acqua che arrivano fino a 30 metri. Poco più avanti c’è Gullfoss, la cascata d’oro: due salti d’acqua potenti che scompaiono dentro una gola di lava nera, creando arcobaleni continui. E per chiudere in bellezza, una sosta al Kerid Crater, un antico cratere vulcanico dai colori assurdi,rosso, nero e azzurro e che al tramonto diventano pura magia.
Brautarholt Golf Club: il golf ai confini del mondo
In mezzo a tutto questo, ovviamente non potevo perdermi una giocata in un campo da golf islandese. Per questo motivo ho scelto il Brautarholt Golf Club che si trova a pochi minuti da Reykjavik, un campo che ogni golfista dovrebbe provare almeno una volta nella vita. È incastonato su una penisola che domina un fiordo, e giocare qui significa colpire la palla con l’oceano davanti e le montagne alle spalle.
Quando ci sono stato io, il percorso era ancora a 12 buche, ma da quest’anno è finalmente diventato un 18 buche completo. E se state programmando un viaggio in Islanda per il 2026, sappiate che sarà possibile giocare a mezzanotte sotto il sole artico: un’esperienza che non si dimentica.
La buca 1 è un par 5 che puoi raggiungere con il secondo colpo, perfetta per aprire il giro con un po’ di fiducia. Ma la vera regina è la buca 5, un par 3 spettacolare sospeso sopra la spiaggia. ( Guarda il video qui ) È lì che ho visto scoccare la mezzanotte, con la luce ancora viva e un silenzio assoluto attorno. Non faceva caldo ( anzi, l’aria era tagliente) ma in quel momento mi sono reso conto di quanto fosse unico trovarsi a giocare in un posto così remoto.
Un viaggio tra natura e libertà
Dopo il giro al Brautarholt, ho proseguito lungo il Golden Circle, fermandomi in ogni punto che meritava uno stop. Thingvellir, Geysir, Gullfoss, Kerid… ogni luogo ha una sua personalità. C’è un’energia difficile da spiegare: a volte ti sembra di essere solo, ma non ti senti mai isolato. È come se la natura ti stesse parlando, in modo gentile ma deciso.
L’Islanda è questo: un posto dove puoi vivere la libertà vera, quella fatta di vento, luce e silenzio. E giocare a golf in mezzo a tutto questo ti fa capire che il golf può essere molto più di uno sport.
Nel video pubblicato sul mio canale YouTube The Travel Birdie racconto tutto il viaggio: dal giro al Brautarholt Golf Club alle tappe più spettacolari del Golden Circle. Guardalo QUI
Se ami il golf e cerchi un’esperienza fuori dal comune, l’Islanda dovrebbe già essere nella tua prossima lista di viaggi.
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