Il finlandese Sami Valimaki ha conquistato il suo primo titolo sul PGA Tour vincendo il The RSM Classic con una straordinaria ultima giornata chiusa in 66 colpi (-4 sul par 70 del Seaside Course), superando di un solo colpo i più immediati inseguitori.
Valimaki, 26 anni, è diventato così il primo giocatore finlandese a vincere sul PGA Tour. Partito con due colpi di vantaggio, ha gestito con freddezza il finale. Il vento che nel tardo pomeriggio ha cambiato direzione e si è alzato di intensità non lo ha mai impensierito.
Molto più drammatica è stata la lotta per mantenere o conquistare la carta piena per il 2026: quest’anno solo i primi 100 della FedExCup (non più 125 come in passato) hanno la categoria piena.
Ricky Castillo ha girato nelle prime nove in 28 colpi (-7) e chiuso con 62 (-8), convinto di essere entrato abbondantemente tra i top 100 (era 135°). Max McGreevy ha risposto con un 63 (-7) grazie a un birdie da 9 metri sull’ultima buca che lo ha portato da solo al secondo posto e gli ha garantito i primi due Signature Events del 2026. Quel birdie ha fatto scivolare Castillo al 102° posto, a meno di 10 punti dal taglio. Subito dopo, Lee Hodges ha mancato di pochi centimetri un putt da 3 metri per il birdie che gli avrebbe regalato la carta: il par e 66 colpi lo hanno lasciato 101°, a soli 2 punti dal 100° posto. I giocatori che occupavano le posizioni 95-100 prima dell’evento sono rimasti invariati: nessuno dei “bubble boys” è riuscito a scavalcare chi era davanti.
Per Valimaki il premio è enorme: due anni di esenzione piena sul PGA Tour, posizione n. 51 nella FedExCup e accesso garantito ai primi due Signature Events da 20 milioni di dollari del 2026 (The Sentry e AT&T Pebble Beach Pro-Am).
“É stata una stagione durissima anche se ho giocato un golf discreto. Continuare a spingere e trovare il ritmo giusto negli ultimi tornei è una sensazione incredibile”.
Max McGreevy, già con la carta in tasca, è salito al 60° posto e ha così scavalcato Jordan Spieth (assente in autunno), che ora dovrà chiedere sponsor invitation per Pebble Beach e Genesis Invitational.
Nico Echavarria ha chiuso quarto a pari merito e si è assicurato l’accesso ai Signature Events sulla West Coast.
Da segnalare l’hole-in-one di Sam Stevens alla buca 3 (par 3 di circa 180 metri) con un ferro 9: ha chiuso in 63 e condiviso il 7° posto in un affollatissimo gruppone a 11 giocatori. Stevens, 48° nel ranking mondiale, resta in lotta per rimanere tra i top 50 OWGR a fine anno e guadagnare il Masters 2026.
Con il The RSM Classic si chiude ufficialmente la FedExCup Fall 2025.
PGA Tour – The RSM Classic
Il The RSM Classic chiude come consuetudine la stagione del PGA TOUR e, come sempre, c’è tantissimo in palio al Sea Island Golf Club. Vincere il trofeo sarebbe fantastico, ma per molti giocatori il vero obiettivo è blindare lo status per il 2026, posti nei primi Signature Events dell’anno prossimo o, semplicemente, mantenere la carta piena.
I giocatori intorno alla 100ª posizione della FedExCup Fall vivono settimane di ansia. L’anno scorso proprio a Sea Island diversi golfisti hanno compiuto balzi decisivi. Quest’anno Max McGreevy è passato dal n. 100 al n. 89 grazie al buon risultato delle Bermuda; ora il n. 100 è occupato dall’australiano Karl Vilips (che però ha già la carta assicurata grazie alla vittoria in Puerto Rico).
Sotto i riflettori ci sono soprattutto: Doug Ghim (n. 125), l’ultimo posto che garantisce status condizionato per il 2026, Joel Dahmen (n. 117), che un anno fa proprio qui siglò un 64 finale per salvarsi e Adam Schenk, fresco del suo primo titolo PGA TOUR vinto alle Bermuda (al 234º tentativo!) alla ricerca un altro risultato di spessore nel suo ottavo RSM Classic consecutivo.
Finire tra il 51º e il 60º posto al termine di questa settimana significa entrare automaticamente nei primi due Signature Event del 2026: AT&T Pebble Beach Pro-Am e The Genesis Invitational.
Dopo le Bermuda nessuno è entrato nel gruppo 51-60, ma Rico Hoey e Jordan Spieth si sono scambiati le posizioni (57 e 58). Adam Schenk, grazie alla vittoria, è balzato dal n. 134 al n. 67 e con un’altra grande settimana può ancora farcela.
Sea Island è casa di molti giocatori PGA TOUR. A guidarli c’è Harris English. Torna da professionista Luke Clanton, che l’anno scorso da amateur chiuse secondo alle spalle di Maverick McNealy.
Tra i nomi interessanti da seguire ci sono: Johnny Keefer, fresco del doppio premio Korn Ferry Tour Player of the Year e Rookie of the Year 2025, Blades Brown, appena 18enne, all’ottavo via stagionale sul PGA TOUR dopo due top-10 sul Korn Ferry, Brendan Valdes (ex Auburn, n. 2 PGA TOUR University) e Doc Redman che completano un field ricco di giovani talenti. In gara anche il campione 2019 Tyler Duncan e il padrone di casa Davis Love III (alla partenza n. 792 in carriera sul Tour).
Il torneo si gioca sul Seaside Course, 6.405 metri par 70, e sul Plantation Course, 6.456 metri par 72.
Nei primi due giri si gioca su entrambi i percorsi; dal terzo giro solo il Seaside (ridisegnato da Tom Fazio nel 1999 in stile links, a due passi dall’oceano). Il Plantation è stato rinnovato nel 2019 da Davis Love III e dal fratello Mark.
Nel 2024 Maverick McNealy ha conquistato il suo primo titolo PGA TOUR dopo 134 partenze, battendo di un colpo l’amateur Luke Clanton con un birdie alla 72ª buca. Daniel Berger ha sbagliato un putt da 6 metri per il birdie sulla 18 e ha chiuso secondo insieme a Clanton e Nico Echavarria.
Potremo seguire il The RSM Classic su Discovery+ ed Eurosport 2 con la seguente programmazione e il commento di Isabella Calogero e Nicola Pomponi:
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