Il PGA Tour e il salario minimo

Il PGA Tour e il salario minimo

In una nota diffusa a tutti i giocatori del circuito e del Korn Ferry Tour, il PGA Tour ha annunciato il lancio di due nuovi programmi finanziari destinati a sostenere i giocatori nel loro percorso stagionale.

Il primo (Member Support Program) é stato immaginato per sostenere i giocatori che hanno perso la carta, classificati dalla posizione 126 in poi del FedEx Ranking della stagione appena conclusa.

Tutti coloro che prenderanno parte ad almeno dodici tornei ricompresi nei calendari del PGA Tour e del Korn Ferry Tour riceveranno, alla fine della stagione, un salario minimo garantito di 150.000 $.

In pratica, Il Tour provvederà ad integrare i ricavi dei giocatori che, rispettata la condizione dei dodici tornei disputati, non raggiungeranno quella cifra, fino a concorrenza della stessa.

E’ un programma che si affianca, sebbene in scala ridotta, a quello che negli ultimi tre anni ha garantito 500.000 $ a tutti giocatori del Tour (possesori della Carta) che hanno disputato almeno 15 tornei, con l’obiettivo di alleviare loro le problematiche finanziarie connesse all’assenza di contratti garantiti: la riduzione delle carte da 125 a 100 a partire dalla prossima stagione ha avuto come conseguenza la liberazione di una parte di queste risorse.

La seconda inziativa (Pathways Player Achievement Grant) é invece destinata ai giocatori dei Tours satellite.

Sono tre i gruppi che beneficieranno del programma, con riferimento alla stagione appena conclusa:

  • i giocatori che si sono piazzati dalla 21ma alla 75ma posizione del ranking del Korn Ferry Tour;
  • i giocatori che si sono piazzati dal primo al decimo posto della PGA Tour Americas point list;
  • i giocatori che si sono piazzati nelle prime cinque posizioni della classifica PGA Tour University.

A loro é destinato un contributo di 15.000 $ che, al contrario di quello destinato ai loro colleghi del Tour maggiore, verrà erogato subito. all’inizio di stagione.

Anche in questo caso le risorse arrivano dall’Earning Assurance Program, “spopolato” dal taglio delle carte.

Il PGA Tour Policy Board ha semplicemente riallocato delle dotazioni esistenti, e lo ha fatto in un’ottica di equità.


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