Bob e il futuro dell’attrezzatura

Bob e il futuro dell’attrezzatura.

Bob Parsons è l’impersonificazione dell’American Dream, per raccontare la storia del miliardario originario del Maryland ci vorrebbe parecchio tempo.

Ma qui vogliamo parlare dell’ex-Marine nel suo ruolo di patron della PXG (Parsons Xtreme Golf), un’azienda che nell’arco di pochi anni è diventato un top brand.

L’argomento che in questo momento tiene banco nel mondo dell’attrezzatura è la discussione in merito all’ipotesi di apportare modifiche che limitino la distanza raggiungibile dai giocatori.

Parsons ha dichiarato di non essere particolamente impegnato in questo discorso con gli Organi di Governo del Golf, e che comunque i termini della discussione riguardano un fazzoletto di yards raggiungibili con un colpo perfetto.

“Io non penso che lo faranno…perchè una cosa del genere metterebbe tutti in una situazione tale, in cui nessuno vorrebbe trovarsi.”

Nel mese di Febbraio, la R&A e la USGA hanno rilasciato una dichiarazione, affermando di avere nuovamente coinvolto i produttori di attrezzatura nel Distance Insight Project.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di “garantire al golf una prospettiva di lungo termine più sostenibile”.

A puro titolo esemplificativo, nel documento vi è  la proposta di ridurre il limite della lunghezza massima del bastone da 48 a 46 pollici.

Parsons ha altresì dichiarato di essere contento di rimanere ai margini della discussione.

“Lascerò che Callaway, TaylorMade, Titleist e PING combattano questa battaglia, e vedrò cosa succederà in futuro…Come potete immaginare, loro non mi chiamano spesso per sapere cosa ne penso…”

P.S. Robert Ralph “Bob” Parsons è, tra l’altro, proprietario dello Scottsdale National Golf Club

Sì, avete ragione, è un posto bruttissimo, l’ho pensato subito anche io.

 


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