Mizuno Pro – Giocabilità e tecnologia al servizio dei golfisti

Una nuova linea di ferri si è aggiunta tra le fila della Mizuno, nota casa giapponese attiva nella produzione di abbigliamento sportivo e particolarmente specializzata nella realizzazione di attrezzatura golfistica.

Sono così nati i Mizuno Pro 221, i Pro 223 e i Pro 225 sulla scia di quella che era la gamma MP20. Tutti e tre degni di essere approfonditi e testati per capire meglio che cosa si nasconda dietro le tecnologie sviluppate dall’azienda nipponica.

Nonostante si parli spesso di TaylorMade e di Titleist, nell’arco dei decenni Mizuno ha sfornato set di ferri decisamente migliori di altri e, solo per citare un esempio, negli anni ’90 erano il non plus ultra della tecnologia, con giocatori del calibro di Tiger Woods e Nick Faldo che sfoderavano dalla loro sacca i bastoni giapponesi.

Ovviamente da quel momento acqua ne è passata sotto i ponti ma la nuova linea, lanciata alla fine del 2021, oltre a garantire performance da professionisti garantiscono anche una giocabilità impareggiabile.

I Mizuno Pro sono l’ultima serie di ferri forgiati dalla compagnia.

I Pro 225 (linea che va a sostituire gli MP20 HMB), la seconda generazione di ferri Mizuno Hot Metal Blade presentano, tanto per cominciare, una testa più compatta e  una costruzione della stessa con diversi spessori (multi-thickness face) per garantire una maggiore consistenza del volo della palla e distanze maggiorate.

Ovviamente la composizione di ciascun ferro è stato messo a punto per le caratteristiche che deve avere. Così, dal ferro 2 al ferro 7, i Pro 225 sono realizzati in Grain Flow Forged 4135 Chromoly che, combinati con il corpo cavo forgiato COR e il peso in tungsteno da 28,5 grammi sapientemente posizionato, garantisce velocità di palla di gran lunga superiori agli MP20 HMB a qualunque livello si giochi.

Ferro 8, 9 e PW, invece, presentano una realizzazione in Pure Select Mild Carbon Steel 102E con un bilanciamento dei pesi leggermente spostato nella parte posteriore per una maggiore precisione e un volo di palla penetrante.

Il fatto di aver lanciato una nuova serie di ferri completamente forgiati con 3 diversi tipi di prodotto ha fatto sì che lentamente il brand giapponese si potesse interfacciare nuovamente con un pubblico sempre più ampio, dai medio alti di hcp fino agli scratch.

In particolare, i Pro 221, successori degli MP20 dai quali hanno ereditato il look che li contraddistingueva, sono maggiormente indicati per tutti coloro che sanno come colpire bene la palla e fanno del controllo e della consistenza il loro principale punto di forza.

I Pro 223, che vanno ad inserirsi in linea di successione rispetto a quelli che erano gli MP20 MMC, dai quali differiscono leggermente di più soprattutto per la loro maggiore larghezza e una top-line più spessa, potrebbe essere considerato il ferro della gamma che più si addice a giocatori di tutti i tipi e che non hanno bisogno di qualche caratteristica particolare. Un ferro del tutto all-round che accontenta tutti restituendo comunque una sensazione da ferro forgiato.

I Pro 225, invece, come già detto vanno a sostituire gli MP20 HMB e sono dedicati a tutti coloro che cerchino distanza più di ogni altra cosa. Il loro offset di gran lunga diminuito rispetto ai predecessori e la top line sempre più fine sono le due caratteristiche che rendono questo nuovo set un gingillo da coccolarsi e da provare.

A cambiare, naturalmente, sono sensazioni, feeling e dati al variare del prodotto che scegliamo.

Nonostante la società abbia sottolineato come “niente sia come un Mizuno”, ovviamente i 3 prodotti differiscono leggermente in fatto di feeling. Proprio per la loro costruzione, realizzata con il 1025E Mild carbon steel per tutti i ferri del set, i Pro 221 risultano soffici come il burro mentre i 223 e i 225 presentano questi materiali solo nei ferri più corti.

Se si parla di tolleranza, invece, questi set ferri sono sullo stesso livello. La cosa che li mette sullo stesso piano è proprio l’ingegneria che ci sta dietro e il fatto che i produttori si siano concentrati a dare il massimo per restituire ai golfisti dei bastoni del tutto giocabili.

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