Golf Club Padova, 60 anni di innovazione e tradizione

Golf Club Padova,
60 anni di innovazione e tradizione

Che cosa fa di un Golf Club un punto di riferimento nel panorama nazionale?

Non si tratta, naturalmente, di una mera questione di percorsi, di buche o di strutture sportive.
Non si può ridurre la questione neanche ad un semplice numero, come spesso accade.

Si tratta di qualcosa di più profondo, qualcosa che affonda le proprie radici nella storia stessa del club e nelle persone che quel circolo lo hanno creato, vissuto e tramandato.

Qualcosa che al Golf Club Padova sanno bene.

Negli anni, a settembre 60, si sono susseguiti  campioni e stelle del mondo golfistico internazionale, soci e turisti, amici e parenti, presidenti e consiglieri che, in un modo o nell’altro, hanno lasciato l’impronta che tutt’ora il circolo possiede.

Alvise Arvalli sulla sinistra e Daniele Binda sulla destra

Tuttavia, rimanere sulla cresta dell’onda per decenni comporta oneri e doveri. E Alvise Arvalli, Presidente del circolo, ne è cosciente: “Senza dubbio il Golf Club Padova è uno dei Circoli che ha segnato e continua a segnare la storia del golf italiano. Qui l’innovazione va a braccetto con le tradizioni. Infatti, non ci siamo mai accontentati di godere delle nostre peculiarità, ma abbiamo sempre prestato un occhio di riguardo al futuro. Dopo gli interventi di restyling del campo e la realizzazione di una splendida foresteria, lavori realizzati tra il 2009 ed il 2012, nel corso del 2019 è stata completata la ristrutturazione della club house, oggi più fruibile e moderna.

E se l’innovazione riguarda soprattutto le strutture, sempre più ecosostenibili ed in linea con i migliori progetti green del momento che renderanno la struttura una delle primi club house totalmente green in Europa, le tradizioni affondano la propria essenza nei rapporti umani e nella scuola golf, vero cuore pulsante dell’attività sportiva nonché motivo di orgoglio del club.

Il settore giovanileracconta Arvalli – in particolare quello femminile, continua a regalarci grandissime soddisfazioni. Nel 2017 la nostra Golf Academy ha vinto il premio Seminatore d’Oro e nel 2019 abbiamo trionfato nel Campionato Italiano Femminile a Squadre Under 18 Trofeo Pallavicino. Sempre con la squadra femminile nel 2022 abbiamo conquistato sia il Campionato Italiano Assoluto che nuovamente il Trofeo Pallavicino”.

Tutto merito di una Academy di pregio? La risposta è sì. “Tutti i nostri atleti e le nostre atlete – continua il Presidente – sono cresciuti nella nostra Academy e sono dunque il risultato di investimenti fatti negli anni.  Ogni anno investiamo circa 800 ore di attività didattiche per il nostro Club dei Giovani, uno sforzo immenso, a cui appena possibile seguirà la realizzazione di una nuova Academy che possa contribuire allo sviluppo della nostra base associativa ed essere ulteriore strumento di miglioramento dell’attività dei nostri maestri di primissimo livello, Francesco Bonaga, Nicolò Barollo e Alex Senoner, Coach della squadra nazionale femminile dilettanti”. 

Academy dalla quale, tra le altre cose, sono uscite due atlete di livello mondiale come le sorelle Moresco, Angelica e Benedetta, definite da Arvalli come un simbolo del nostro movimento golfistico”

E Alvise Arvalli, fiero di quello che rappresenta ancora il proprio circolo dopo 60 anni, non lascia nulla di sottinteso, anzi.

Nel breve periodo puntiamo a realizzare un programma molto ambizioso con l’obiettivo di rendere il circolo più attrattivo per fasce di età giovani, con investimenti mirati al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Grazie all’implementazione di tecnologie green, invece, vogliamo ulteriormente migliorare la qualità del campo e ridurre i costi operativi”.

Perchè un Golf Club è anche questo, un’azienda con i propri costi e un proprio bilancio da far quadrare a fine anno solare.

E da qualche mese, il nuovo Direttore Daniele Binda, succeduto ad una delle persone chiave del circolo alla guida della realtà padovana, Wilma Sturaro, ha premuto sull’acceleratore per far emergere una volta per tutte le peculiarità che Padova offre a soci e turisti.

Facendo leva su un turismo che non sente crisi economiche, perlopiù proveniente da Austria e Germania, e circuiti golfistici di pregio, il Golf Club si trova ad oggi in una situazione perfettamente bilanciata tra “vita di circolo” e golfisti “mordi e fuggi”. 

Ma come si riesce a far combaciare i due aspetti (entrambi fondamentali)? Con lavoro e dedizione. Il nostro percorso – racconta Binda – è uno dei più belli d’Italia, con le sue 27 buche e la maestosa vista sui colli dalla terrazza del Club. Il presente è già nella direzione turistica, ma i nostri soci vogliamo farli sentire sempre a casa loro. La nostra sfida è proprio quella di far combaciare entrambe le esigenze. 

Un esempio è l’impegno profuso nell’organizzazione sia di circuiti di rilievo nazionale sia il ritorno a gare sponsorizzate dai soci stessi. “Quest’anno – continua il Direttore – il calendario del Golf Club Padova, complice l’anniversario dei 60 anni del circolo, ha portato eventi interessanti come il Charing e Ristogolf, sicuramente due eventi di rilievo per qualsiasi calendario di un club. Stanno tornando, tuttavia, anche le gare sponsorizzate dai singoli soci che creano vita di club e coinvolgimento della struttura”.

Il progetto, dunque, è chiaro. Investire su una nuova Academy, su tecnologie all’avanguardia per la gestione del campo e sul turismo senza tralasciare gli aspetti tradizionali e sociali che contraddistinguono da sempre il Golf Club Padova.

Alcuni degli obiettivi più sfidanti per un Direttore sono proprio la voglia di trasmettere ai soci la passione, il portare nuove idee e coinvolgerli nei progetti futuri” aggiunge Binda, grande sostenitore dell’importanza che un lavoro di “gruppo” tra soci e dirigenza sia imprescindibile: “Solo una sinergia diretta tra i soci e lo staff può portare a grandi risultati e traguardi”. 

E di traguardi il Padova se ne è posti.

Sabato 7 settembre il circolo ospiterà la festa dei 60 anni, un modo per riunire parenti, amici, soci ed appassionati e festeggiare insieme a loro il tanto lavoro fatto finora e mostrare come il “modello Padova” funzioni e sia un punto di riferimento per il panorama golfistico nazionale.


Contenuti simili
Total
0
Share