Palla e zolla all’Italian Open

Palla e zolla all‘Italian Open.

Quando guardiamo i professionisti giocare, sia su di uno schermo, sia dal vivo, ognuno di noi riconosce un pro piuttosto che un altro, vuoi perché sono i nostri beniamini, vuoi perché hanno uno swing caratteristico.

Stasera però, vi propongo una prova diversa.

Sapreste riconoscere i pro dalle zolle che lasciano dopo una sessione in campo pratica ?

Ovviamente, non posso darvi alcun indizio.

Comincia la prova (le risposte le trovate in fondo all’articolo).

ZOLLA UNO

 

ZOLLA DUE

ZOLLA TRE

ZOLLA QUATTRO

ZOLLA CINQUE

Bene.

Qualche idea? Io confesso che non saprei da che parte iniziare, per cui, direi di passare direttamente alle risposte.

La zolla uno é il risultato della pratica di Eddie Pepperell, che ha chiuso il primo giro con un eccellente -6, al secondo posto a pari merito con Edoardo Molinari (autore della hole in one alla buca 7) e Scott Hend (che ha giocato con Pepperell).

Guido Migliozzi ha “prodotto” la zolla due; il giocatore veneto ha chiuso il giro con un +1, in virtù di quatttro birdies e cinque bogeys.

La zolla tre l’ha disegnata El Mecànico; oggi Miguel Angel Jimenez ha consegnato uno score di sei sopra il par, con sette bogeys ed un solo birdie.

Il proprietario della zolla quattro é Luke Donald, che troviamo nel gruppetto dei giocatori a +3 insieme al past chanpion Grégory Havret (vincitore dell’Open all’Is Molas Golf Club nel 2001), Kyongjun Moon ed il nostro Pietro Bovari.

L’ultima area di pratica é quella di Nino Bertasio, che ha fatto registrare un +4 di giornata, con tre birdies, tre bogeys e due doppi bogeys.

Avevo pensato di mettere anche la foto delle zolle che faccio io, ma avreste indovinato subito…

Buona seconda giornata dell’Open d’Italia a tutti.

P.S. Un doveroso ringraziamento a Peppe per il prezioso aiuto.

 


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