Sul Pga Tour vanno in scena sei azzurri

Mentre il mondo del golf divide il suo sguardo tra i record del giovane amateur Luke Clanton (primo amateur dal lontano 1957 a chiudere gli ultimi due tornei del Pga Tour con due top ten consecutive) e il field stellare del Genesis Scottish Open (dove tra l’altro sono in campo i nostri Migliozzi, Manassero e Francesco Molinari NdR), per noi italiani vale però la pena  allungare un occhio anche su quanto accade al di là dell’Atlantico. E già, perché mentre in Europa si gioca in Scozia, negli Stati Uniti, sul Pga Tour, va in scena un torneo la cui tradizione vale poco in effetti, ovvero l’ISCO Championship, in cui, però, grazie alla cosiddetta alleanza strategica tra DP World Tour e circuito americano, hanno trovato posto nel field i top 50 del circuito europeo. Tra questi -udite, udite!-  ci sono ben sei italiani: Scalise, Celli, Paratore, Laporta, Pavan ed Edoardo Molinari saranno infatti della partita da giovedì 11 luglio.

In ballo, inutile a dirsi, un’occasione clamorosa: come al solito, il winner di questa settimana in America, avrà diritto a ben due anni di esenzione sul Pga Tour (fino al 2026), a una prima moneta che di rado si vede in Europa,  a 300 punti FedEx e a 710 punti per il Dp World Tour. Non ci sarà un invito per il Masters 2025, ma poco importa: ciò che conta è assicurarsi l’apertura delle frontiere golfistiche americane.

Ora: il field dell’ISCO Championship non è stellare (il giocatore più “esperto” è Daniel Berger), il campo non è proibitivo (da queste parti si vince con score tra il meno 21 e il meno 26), e i nostri rappresentano certamente un gruppetto da tenere d’occhio, con i giovani Filippo Celli e Lorenzo Scalise alla loro prima uscita sul circuito americano.

Incrociamo le dita e, mi raccomando, diamogli un occhio su Eurosport e Discovery Plus.


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