Augusta è giapponese (マスターズ). Al RBC ritroviamo i “delusi” mentre in Austria ci sono Højgaard e gli Italiani

Augusta è giapponese! La giovane Tsubasa Kajitani trionfa all’Augusta National Women’s Amateur (ANWA) e dopo una settimana Hideki Matsuyama mette la ciliegina sulla torta.

Sappiate che in questi giorni è previsto il picco massimo della fioritura dei ciliegi in Giappone. Deve essere un complotto.

Dopo 24 ore non riesco ancora a capire chi fosse lo sportivo giapponese più famoso al mondo: Nakata, Nishikori, Nakamura, Nakajima, il povero Daijirō Katō, Harada.

Poi abbiamo un Miura (non quello dei bastoni), trascuro il Sumo per ignoranza.

Bene! da oggi senza dubbio lo sportivo giapponese più famoso al mondo è Hideki Matsuyama e meritatamente.

Sciarada: 2から3番目の3から2番目 fa sempre 72.


OUT, Week 14, Results

1 C’è preoccupazione ad Augusta per il menù del prossimo anno anche se personalmente non avrei alcun tipo di difficoltà. Come da tradizione ha vinto un outsider, fortissimo ma non favorito; i favoriti non hanno passato il taglio o hanno trascorso la domenica facendo soprattutto bogey. Ha vinto Matsuyama su un campo vero (-10), al suo primo trionfo in un Major, girando sopra par nell’ultimo giro come solo 8 volte era capitato nella storia del torneo a un vincitore. Hideki era però tranquillo, sapendo bene che negli ultimi 30 anni 25 volte ha vinto un giocatore dell’ultima partenza, e Schauffle era indietro di 7 colpi alla 9, troppo facile.

2Matsuyama ha sconfitto il campo durante il terzo giro, quando ha girato in 65 con 4 birdie e un eagle sulle seconde nove. Ieri sulle seconde nove ha rischiato invece di perdere la gara registrando 4 bogey e un birdie, ma ha amministrato con calma orientale permettendosi il bogey alla 18. Statistiche alla mano Hideki è stato migliore del field solo in green in regulations, mentre è stato uguale o peggiore nelle altre principali statistiche. Il segreto della vittoria di Matsuyama è stata la regolarità, con un terzo giro leggendario. Con la vittoria al Masters Hideki è passato dalla 25° posizione alla 14° del World Ranking ma ricordiamoci che è stato anche 2° dopo la vittoria al WGC – Bridgestone Invitational del 2017, quindi non stupiamoci più di tanto.

3Will Zalatoris, sfavillante, ci ha provato (che sia un alieno?): è stato l’unico giocatore a girare sotto par in tutti i round, con crollo del 4° giro non pervenuto. Will vanta una Special Temporary Member da novembre 2020 e quest’anno ha partecipato a 15 gare, arrivando 11 volte nei primi 25 e per 6 volte l’abbiamo trovato nella top 10. Ci siamo capiti? Il ragazzo (24 anni) non ha la carta piena sul tour ma da oggi è 27° al mondo con un bastone in mano e non era mai passato per Magnolia Lane, come quasi tutti noi. Ieri sera per un attimo Fuzzy Zoeller ha pensato di essere cancellato dalle statistiche come ultimo rookie a vincere il Masters ad Augusta (1979). Be calm Fuzzy!

4Gli altri? Terzi a pari merito troviamo Spieth (-3 di giornata) che ha fatto 4 birdie alla 10, e Schauffle che ha finalmente registrato un triplo bogey in un major, dopo 1.042 buche: era ora! Rahm autore di un imperioso -6 è risalito fino al 5° posto al pari di Leishman. Justin Rose primo con -7 dopo 18 buche (e anche dopo 36) è arrivato 7° con un weekend “normale” e per un attimo ci abbiamo creduto tutti. Spiace per Dustin Johnson e il suo -20, ma aprile non è novembre. Di Rory ne parliamo nel “fuori tema”, come ultimamente sembra essere. Postilla doverosa per il nostro Francesco Molinari. Chicco ha passato il taglio, stringendo i denti, sabato è risalito fino alla 21° posizione in classifica con un bel -3 e ieri… beh, ieri dopo aver colpito l’asta della 1 da 175 yards si è trovato un bogey sulla carta invece di un facile birdie, non era giornata. Forza Chicco!

5 Torniamo in Italia. Il Campionato Nazionale Open lo vince Jacopo Vecchi Fossa (-16), bissando il successo del 2018, con un quarto giro in 63 colpi, condito da 9 birdie. Al secondo posto Matteo Manassero (-11), partito in testa, che non ha saputo replicare ai putt diabolici di Vecchi Fossa. Per Manny sono 3 secondi posti consecutivi, non ti abituare, devi tornare alla vittoria. Sul terzo gradino del podio un bravissimo Massimiliano Campigli (-9) primo amateur in classifica. Uno stimolo per i nostri giovani golfisti: bravo Max!


IN, Week 15, Preview

5Due Masters in una stagione sono più che sufficienti e ho finito l’adrenalina. Ora ci attende un mese di normalità fino al prossimo major, il PGA Championship del 20 maggio. La stagione USA prosegue con l’RBC Heritage che si disputa all’Harbour Town Golf Links sull’isola di Hilton Head (South Carolina). Il campo, progettato da Pete Dye con la consulenza di Jack Nicklaus, sempre i soliti noti, ha un non so che di scozzese (a cominciare dalla giacca in tartan rosso del vincitore) ma le vittorie europee sono solo 4 su 52 edizioni: Faldo (’84), Langer (’85), Carl Pettersson (2012) e McDowell (2013). Che sia la volta buona?

4L’anno scorso ha vinto Webb Simpson (-22, record per il torneo) su Abraham Ancer (-21). Appaiati alla fine del terzo giro, i due si sono dati battaglia, con Ancer in testa a 9 buche dalla fine. Ma ecco la svolta, Simpson ha iniziato a imbucare da ogni dove: buca 12, 10 piedi (birdie), buca 13, 22 piedi (birdie), buca 16, 14 piedi (altro birdie), buca 17, 18 piedi (di nuovo) senza dimenticare il birdie normale alla 15. -5 in 7 buche e Muchos saludos Abraham!

3La vittoria al RBC proiettò Simpson al 5° posto del World Ranking, ora è 9°: sarà la faccia da bravo ragazzo ma Webb passa sempre in secondo piano. Controlliamolo! Sotto la lente soprattutto i grandi delusi del Masters: Dustin Johnson, Cantlay e Garcia e poi occhio a Zalatoris (sempre lui…), Morikawa, Kuchar e “El Turco” Ancer, prima o poi vincerà, credo prima, credo questo weekend. Ecco l’ho scritto!

2Dopo 173 giorni, l’European Tour torna in Europa: evviva. L’ultima gara giocata nel vecchio continente è stata l’Open d’Italia (Chervò, 22-25 ottobre 2020) e ora siamo tutti pronti per l’Austrian Golf Open. L’Austrian è una gara di secondo livello con un montepremi di 1 milione di euro, ma sarà un ottimo test per tutti i giocatori che non hanno avuto altre occasioni dopo le due tappe disputate in Kenya. L’anno scorso vinse Marc Warren, facendo sacca a spalla, come noi normali, tornando alla vittoria dopo un digiuno di 6 anni; l’ha fatto per i romantici del golf.

1Gli italiani in lizza all’Austrian Golf Open sono Renato Paratore, Nino Bertasio, Edoardo Molinari, Lorenzo Gagli, Lorenzo Scalise e Aron Zemmer. Tra loro mettiamo un asterisco a Bertasio, 56° nella Race to Dubai, e a Renato Paratore. Tra i favoriti ritroviamo Harding, vincitore in Kenya, e Kitayama. Attenzione a Rasmus Højgaard, senza gare da un mese, con un intenso programma di allenamento e con due top ten al Saudi International e all’Omega Dubai Desert Classic a inizio anno. Prevedo Rasmus e gli Italiani.

“Fuori tema” all’Augusta National!

Il fuori tema di questa settimana è dedicato a Rory McIllroy, chi non lo ama.

Vederlo andarsene venerdì da Augusta senza dichiarazioni, dopo due giri assolutamente da dimenticare, ha il sapore della capitolazione.

Rory ama quel luogo, ma non vuol capire come prenderselo. Pensaci Rory.

 


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