Bertasio 20°, Chez Reavie vince il Barracuda Championship a +43

Final day per il Barracuda Championship che vede trionfare, dopo due giorni al comando, l’americano Chez Reavie. Vince per un colpo (+43), segnando un +6 di giornata, e guadagna la sua terza vittoria sul PGA Tour dopo l’ultima nel 2019. A 40 anni e alla sua 5a partecipazione all’evento Reavie diventa il giocatore “più vecchio” a portarsi a casa un titolo nella stagione in corso.

Lo svedese Alex Noren termina in 2a posizione, a +42, grazie ad un round finale di 14 punti con 8 birdie e 2 bogey.

Terzo posto per lo scozzese Martin Laird, che chiude a+38, seguito dall’americano Mark Hubbard, 4° a +37 e dal suo connazionale Scott Gutschewski 5° a +35. L’australiano Cam Davis scende di tre posizioni classifica e, con 34 punti, è 6°, seguito dal tedesco Hurly Long, settimo a +33.

L’azzurro Nino Bertasio resta solido in 20esima posizione. Chiude le ultime 18 buche del Barracuda Championship con 3 birdie ed un bogey e, con un +5 di giornata, è a +25 totali.

Francesco Laporta scrive un +4 di giornata e, a +20, chiude l’evento in 39esima posizione nel leaderboard.

REPORT – Day 3

Termina il moving day del Barracuda Championship, con il campione Chez Reavie che resta al comando, segnando anche il maggior vantaggio su 54 buche mai raggiunto all’evento, da quando è passato al formato “modified Stableford”.

Il campione 40enne americano segna 5 birdie ed un bogey (alla 51 esima buca), accumulando 9 punti di giornata e portandosi a +37, in vantaggio di ben 6 punti sul 2° classificato: lo scozzese Martin Laird che riporta un +13 di giornata, per essere a +31 totali. Laird, già 4 volte vincitore sul PGA Tour, è alla ricerca della la sua prima vittoria dal 2020.

Proseguendo nella classifica troviamo il norvegese Alex Noren, terzo con un punteggio di +28, a pari merito con l’australiano Cam Davis. Entrambi completano il 3° round del Barracuda Championship con un risultato di +12, che li fa salire di 8 posizioni.

Dividono il 5° posto l’americano Brice Garnett ed il norvegese Henrik Norlander, con un +27 totale.

Il primo italiano in campo resta un solido Nino Bertasio, che consegna uno score “colorato”: 4 bogey, un doppio bogey e 5 birdie, per un risultato di +3, che lo porta ad un +20 finale, in 20esima posizione nel leaderboard.

Buona anche la prestazione del 2° azzurro in campo: Francesco Laporta scrive un +7 di giornata con 3 birdie sulle prime nove buche, seguiti da 3 bogey e due birdie sulle seconde nove. Con un +16 totale è 40esimo.

REPORT – Day 2

Al termine del 2° giro del Barracuda Championship un nuovo leader sale al comando: l’americano Chez Reavie completa un giro strepitoso, con 7 birdie ed un eagle alla buca 6, per guadagnare 19 punti e volare in prima posizione.

Il campione americano, già due volte vincitore sul PGA Tour, è l’unico giocatore senza bogey su 36 buche e guadagna 13 posizioni classifica, portandosi a +28 totali.

Il leader del 1° round Mark Hubbard chiude il 2° giro del Barracuda Championship al Tahoe Mountain Club segnando 12 punti e, con un +25 finale, scende in 2a posizione. Lo raggiunge il norvegese Henrik Norlander, che registra il miglior piazzamento in carriera su 36 buche.

4° posto per Kevin Tway, autore di un +15 di giornata, grazie ad una spettacolare “striscia di birdie” dalla buca 1 alla 5. Lo seguono, a +19 totali, gli americani Maverick McNealy e Martin Trainer

Il primo azzurro in campo è anche oggi Nino Bertasio, che sale di 21 posizioni nel leaderboard e si porta in 8ava posizione. Conclude il 2° round del Barracuda Championship segnando 6 birdie e due bogey e, con un +10 di giornata, si porta a +17 totali.

Ottima anche la performance di Francesco Laporta, che segna un +3 di giornata e, con un punteggio di +9, è 46° nel leaderboard.

Il taglio, fissato a +7, esclude dai giri finali Andrea Pavan (-3), che oggi registra un punteggio di -6.

REPORT – Day 1

Al Tahoe Mountain Club, in California, termina il 1° round del Barracuda Championship con due campioni americani al comando: Mark Hubbard e Charley Hoffman, a +13. Si gioca con la formula Stableford modificata che attribuisce, a seconda del risultato ottenuto sulla buca, un certo numero di punti Stableford (5 punti per l’eagle, 2 punti per il birdie, -1 per il bogey e -3 per doppio bogey o superiore) che, sommati, generano il punteggio finale.

Reduce da un terzo posto al Barbasol Championship della scorsa settimana, alla ricerca della sua prima vittoria sul Tour Maggiore, Mark Hubbard apre il suo sesto Barracuda Championship in 1a posizione, mentre Hoffman, già quattro volte vincitore sul PGA Tour, registra l’ottavo 1° posto dopo 18 buche in carriera. Per entrambi un 1° round con 7 birdie ed un bogey.

Dividono il 3° posto, a +12, gli americani Brice Garnett, Sean Crocker ed il canadese Aaron Cockerill. Seguono, a +11, Maverick McNealy, Henrik Norlander, Michael Gligic, Jim Knous e Callum Tarren.

Il miglior azzurro in campo è Nino Bertasio, che segna 4 birdie ed un bogey e, con un risultato finale di +7, è 29esimo nel leaderboard.

Buono anche il risultato di Francesco Laporta, che chiude le 18 buche di apertura del Barracuda Championship a +6 ed è 38esimo. Consegna uno score con 4 birdie e due bogey.

Terzo nella classifica azzurra, in 72esima posizione, Andrea Pavan, che scrive un +3 totale. Il giovane campione Renato Paratore è stato costretto ad un ritiro dopo poche buche per un infortunio al polso.

PRE-GARA: PGA Tour / DP World Tour – Barracuda Championship

Dal 14 al 17 luglio nel calendario del PGA Tour e del DP World Tour ci sarà il secondo evento co-sanzionato, nell’ambito del nuovo accordo strategico tra i due Tour maggiori. Saranno 50 i giocatori del DP World Tour che vivranno l’esperienza del Barracuda Championship.

Il sistema di punteggio sarà insolito: lo Stableford modificato, che non è immediato da comprendere.

I campioni viaggiano in California e giocheranno sul Tahoe Mountain Club, un campo progettato da Jack Nicklaus. Il percorso, nel bel mezzo di una foresta di pini è ad un’altitudine che rende necessario un sapiente ricalcolo delle distanze. L’Old Greenwood, almeno dal punto di vista estetico, è davvero spettacolare.

Il campo, che vanta una manutenzione davvero certosina, è caratterizzato da profondi bunker intorno ai green, che sono ampi e molto mossi.

A circa 1.800 metri sul livello del mare, il percorso non resiste alle distanze raggiunte dai professionisti del Tour moderno ed i punteggi, da quando il torneo si è trasferito qui nel 2018, lo riflettono. La distanza che l’altitudine consente ai giocatori del Tour, infatti, è diventata un problema.

Il sudafricano Erik van Rooyen, defending champion dell’evento, non sarà in campo poiché impegnato in Scozia, a giocare per la prestigiosa Claret Jug. La sua vittoria dello scorso anno, tuttavia, aveva stabilito un vero e proprio record di punteggio (50 punti su 72 buche), con vittoria di cinque punti su Andrew Putnam, presente nell’entry list.

Questa settimana in campo, a contendersi un montepremi di 3,7 milioni di dollari ci saranno anche gli azzurri Andrea Pavan, Nino Bertasio, Francesco Laporta e Renato Paratore.

Gli esperti suggeriscono che questa formula di gara si addica molto ai giocatori aggressivi (che realizzano molti birdie), pertanto consigliano di tenere d’occhio:

  • Maverick McNealy è il giocatore più alto in classifica per numero di birdie totali. Il campione, alla sua terza partecipazione all’evento, vanta una top10 ed una top20. Il suo gioco è stato buono recentemente, con un 16° posto allo Scottish Open della scorsa settimana.
  • Mark Hubbard che ha il miglior rapporto tra tra birdie e bogey. Questa statistica, tenuta dal PGA Tour, porta Hubbard davanti a grandi campioni come Rory McIlroy e Cameron Smith, con un valore che è il migliore di tutti i giocatori presenti in campo questa settimana. Anche se, in cinque partecipazioni all’evento, ha ottenuto un 18esimo posto come miglior piazzamento, sta attraversando un buon periodo di forma con sette tagli consecutivi passati ed un terzo posto ottenuto la scorsa settimana in Kentucky.

Seguiremo il torneo, dal 14 luglio (nella notte tra il 14 ed il 15 luglio) su GOLFTV/DISCOVERY+ ed EUROSPORT, con il commento di Alessandro Bellicini e Matteo Delpodio alla seguente programmazione:


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