Billy Foster e i pilastri della Ryder Cup

(fonte bunkered.co.uk)

Billy Foster e i pilastri della Ryder Cup

Billy Foster, nella sua lunga carriera, ha partecipato alla Ryder Cup per ben quattordici volte.

Ha portato la sacca a Seve Ballesteros, Darren Clarke, Sergio Garcia e Lee Westwood, tanto per citare qualcuno che fa parte del suo “curriculum”.

A Parigi ha fatto parte dello staff di Thomas Bjorn.

Quindi, é indiscutibilmente uno degli europei più titolati a contribuire al dibattito in corso sulla composizione dei Teams.

Nel corso di una intervista rilasciata su Beyond The Clubhouse, il britannico ha espresso in maniera chiara la sua convinzione.

Secondo Foster, i giocatori europei che hanno firmato con la LIV Golf dovrebbero potere fare parte del Team Europe.

Ovviamente si riferisce a quelli che sono sempre stati i pilastri della squadra europea.

“Personalmente, mi piacerebbe vedere gente come Westwood, Stenson, Poulter e Garcia venire ancora coinvolti nelle prossime edizioni della Ryder Cup”

“Certo, siamo ad un punto in cui loro potrebbero non ricoprire più il ruolo di giocatori, ma hanno dato così tanto alla squadra negli ultimi vent’anni, sia nello spogliatoio che in campo”

“Mi piacerebbe che facessero comunque parte del Team, magari come parte dello staff del Capitano, dietro le quinte, contribuendo con la loro esperienza”

“Probabilmente, però, non ne so abbastanza; c’é molta amarezza, e a molti dei ragazzi non va giù il fatto di averli visti andare sulla LIV e di vederli ritornare”

“Ma sono giocatori europei che possono essere fonte di ispirazione per i giovani, e per questo io li includerei nel Team”.

Foster é anche tra coloro che pensano che i giocatori della LIV Golf dovrebbero poter prendere parte ai tornei del DP World Tour.

“Personalmente, desidero solo vedere i migliori giocatori”

“Preferireste vedere giocatori medi o, per esempio, Dustin Johnson, Bryson DeChambeau, Cam Smith, Henrik Stenson, Lee Westwood, Sergio Garcia, Ian Poulter giocare a Wentworth o in altri tornei?”

“Sono sicuro che il pubblico sarebbe felice di vederli”.

 


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