Bryson DeChambeau a ruota libera
Il Bryson DeChambeau che oggi gioca i tornei della LIV Golf é diverso da quello che ricordiamo protagonista sul PGA Tour.
Fisicamente più asciutto e meno aggressivo nella comunicazione.
Subito dopo il PGA Championship vinto da Brooks Koepka, con il quale sul PGA Tour aveva instaurato un rapporto all’insegna di una accentuata rivalità, ha voluto esternare il suo pensiero sull0 status dei LIV players
A Oak HIll DeChambeau ha chiuso in quarta posizione, a pari merito con Cameron Davis e Kurt Kitayama, guadagnando preziosi punti per il World Ranking, dove era scivolato oltre la novantesima posizione.
E proprio da qui prende spunto la prima considerazione del giocatore di Modesto.
L’estrema difficoltà che i giocatori LIV hanno nel migliorare il loro ranking mondiale rappresenta un grosso ostacolo ai fini della qualifica per i Majors, soprattutto per coloro che non rientrano più in altre categorie di exemption.
“Ci sono molte proposte in merito”
“Quella su cui tutti noi (giocatori LIV, NDR) concordiamo, dal mio punto di vista ed in base a quello che ho sentito dire, é quella di creare un apposita categoria di exemption per i Majors dedicata a noi, basata sui risultati conseguiti durante la stagione”
“Sarebbe la cosa più opportuna ed equa per noi giocatori LIV, in considerazione dei fields dei nostri tornei, del numero di campioni Majors che abbiamo e l’elevato livello di gioco che viene espresso”
“Se fosse possibile, sarebbe una buona cosa”
“Siamo scesi così tanto nella classifica OWGR da non essere più rilevanti”.
Capitolo Ryder Cup.
A precisa domanda in merito al suo pensiero sull’inclusione dei giocatori LIV nelle squadre di Ryder, la risposta non lascia spazio a dubbi:
“Come ha detto Brad Faxon (componente del Team USA nel 1995 e 1997, NDR), noi giochiamo per il nostro paese, non per un Tour, né per denaro. E ha ragione”
“Se siamo nella condizione di essere un pick del Capitano o di arrivare alle qualifiche automatiche (riferendosi ai World Points, NDR), ebbene, noi quel posto ce lo meritiamo”.