A meno di 24 ore dall’inizio a Los Angeles dello U.S. Open, terza volta in pochi mesi in cui i giocatori del circuito LIV se la vedranno con quelli del Pga Tour, non si può non fare un piccolo riassunto di quello che sta accadendo nelle ultime ore nella fiction che va in onda sui canali golfistici ormai da oltre un anno con protagonisti i vari Tour.
A dire il vero, a oggi da riassumere c’è ben poco, al netto dell’intenzione dei sauditi e del Pga Tour di fare pacetta e del DP World Tour che andrà a rimorchio dei colleghi più ricchi.
Piuttosto, dall’annuncio dell’inattesa triplice alleanza golfistica, esistono domande, molte domande, che sono ancora senza risposta e che tutto sommato ammantano di una nebbia vischiosa tutto quello che finora c’è stato dato da sapere sull’accordo stretto da Jay Monahan, CEO del Pga Tour, e Jasir Al Rumayyan, governatore del PIF, il fondo sovrano saudita che (tra le tante cose) controlla il LIV.
Dunque, le domande in attesa di chiarimenti sono:
- Come sarà organizzato il nuovo Pga Tour?
- Che fine farà il circuito LIV e, se resisterà, quali golfisti lo giocheranno?
- In che modalità il Dp World Tour farà parte dell’accordo?
- Come e in che tempi rientreranno sui circuiti originari i campioni del LIV?
- Che fine farà Greg Norman, l’architetto del LIV?
Ma soprattutto:
- Perché la notizia dell’accordo è trapelata quando nulla di chiaro e definitivo era stato scritto?
- Quale sarà il ruolo di Jay Monahan (per altro assente allo US Open per problemi di salute), ritenuto dai giocatori del Pga Tour colpevole di averli tenuto all’oscuro dalle trattative segrete con i sauditi?
- E ancora: chi comanderà davvero nel Pga Tour con i dollari sauditi?
Ora, se posso permettermi, voglio provare ad abbozzare qualche riflessione: la notizia dell’accordo è stata fatta trapelare da Al Rumayyan, non dagli americani. Il che mi fa sospettare che Monahan sia stato preso in contropiede e che, così facendo, sia stato bruciato. Poi: Greg Norman era all’oscuro delle trattative e temo che tornerà a disegnare campi e a gestirsi i suoi milioni, mentre il LIV, così come lo abbiamo conosciuto, avrà vita breve, non avendo i sauditi alcun interesse a tenere in piedi un circo ormai inutile ma assai dispendioso. Infine, chi comanderà sul Pga Tour del futuro?… Beh…Per restare in tema di serie televisive… Succession insegna che chi mette il contante sul tavolo, comanda. O no?