Chi giocherà la Ryder Cup?

Chi giocherà la Ryder Cup?

La domanda é chiara.

La risposta, sorprendentemente, no.

Non mi sto riferendo, ovviamente, ai criteri di qualifica, che sono chiari e sono stati anche uniformati per entrambe le squadre: sei giocatori qualificati tramite i rankings e sei picks per i Capitani.

L’argomento é sempre lo stesso, quello che tiene banco, ormai quotidianamente, su tutto i fronti del golf professionistico mondiale: i giocatori LIV Golf.

All’avvicinarsi dell’evento (ormai mancano poco più di quattro mesi), sarebbe lecito e logico che la sorte riservata ai giocatori della Lega saudita fosse un dato certo.

Ma non é così.

Le notizie in merito si succedono, anche nel corso della stessa giornata, e sono spesso, incredibilmente, contrastanti.

Come sappiamo, alcuni tta quelli che sono stati per anni i pilastri del Team Europe hanno presentato le loro dimissioni dal DP World Tour, a seguito delle sanzioni comminate dal Tour stesso.

Una delle conseguenze di tale decisione é la perdita del diritto di far parte del Team Europe, tanto da giocatore quanto da membro dello staff.

D’altro canto, vi sono altri giocatori, come Martin Kaymer, Paul Casey e Thomas Pieters, che non hanno (ancora? NDR) preso tale decisione.

Ebbene, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, Luke Donald nella giornata di martedì ha dichiarato che per loro le porte della squadra non sono completamente chiuse.

E, considerando il fatto che per i giocatori LIV é molto difficile arrivare in squadra tramite i rankings, vuol dire che Donald non esclude la possibilità del pick.

Ed é proprio su questo punto che si apre la divergenza con il Team USA.

Zach Johnson ha dichiarato che la possibilità di scegliere un giocatore LIV per uno dei suoi sei picks “non gli é passata per la mente, con tutti gli eventi rimasti ancora da disputare fino a settembre”.

La frase del Capitano USA non va vista come una mancanza di attenzione, perché si fonda su una sostanziale differenza che esiste tra i due Teams.

La sospensione dal DP World Tour, o le dimissioni da esso, privano il giocatore del diritto di far parte del Team Europe.

La sospensione dal PGA Tour, o le dimissioni da esso, lasciano ancora la porta aperta verso il Team USA, perché in capo al giocatore non viene meno la membership della PGA of America, il vero requisito.

Questo, in pratica, significa che Zach Johnson, fino all’ultimo potrebbe chiamare uno qualunque dei giocatori statunitensi che giocano sulla LIV.

Dustin Johnson, nel corso dell’intervista a margine del PGA Championship, ha dichiarato che gli farebbe molto piacere rappresentare gli Stati Uniti nella Ryder Cup a Roma.

Sarà un caso?


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