Cyril Walker, dalla gloria allo U.S. Open all’oblio
Cyril Walker é stato un professionista britannico.
Nato nel 1892 a Manchester, nel 1914 emigrò negli Stati Uniti dove, tra il 1917 ed il 1930, vinse sei tornei professionistici.
Di queste sei vittorie la più importante é stata indubbiamente quella del 1924, quando si aggiudicò lo U.S. Open, disputato sul South Course dell’Oakland Hills Country Club di Bloomfield, nel Michigan.
Peraltro, Walker staccò di tre colpi il campione uscente, un certo Bobby Jones, che aveva vinto l’anno precedente al playoff contro lo scozzese Bobby Cruickshank sul percorso dell’Inwood Golf & Country Club.
Per Walker, che era il resident pro presso l’Englewood Golf Club in New Jersey, la vittoria dello U.S. Open rappresentò la svolta per la sua carriera, fama e fotuna.
O, meglio, questa era l’idea.
Il britannico era un giocatore le cui caratteristiche non erano gradite ai suoi colleghi, dato che era “lento in maniera esasperante”, tanto che gli organizzatori cominciarono a relegarlo nelle partenze in coda, spesso da solo, accompagnato da un marker (gli altri giocatori detestavano essere inseriti in partenza con lui).
L’apice lo raggiunse in occasione di un torneo disputato a Los Angeles, quando fu escluso dal prosieguo della competizione perché non aveva dato il passo al flight dietro di lui.
Ma le sue sventure erano solo all’inizio.
La crisi del 1929 lo affossò a livello finanziario, a causa di una serie di investimenti errati.
A questo seguirono i guai con la giustizia, a causa di un’aggressione ai danni di un caddie ed un arresto per guida in stato di ebbrezza.
Intorno al 1940 perse il suo lavoro da professionista al Saddle River Golf and Country Club in New Jersey.
Lasciò la moglie ed il figlio.
Intraprese un lavoro da caddie in Florida, chiedendo vitto ed alloggio all’Esercito della Salvezza.
Una sera, non trovando alloggio neppure là, chiese di passare la notte nella prigione di Hackensack, nel New Jersey, dové la sua esistenza ebbe fine, a causa di una polmonite.
Vi chiederete perché ho voluto raccontare questa storia.
Mi ha colpito l’enfasi, troppa, che ha circondato la disavventura accaduta a Scottie Scheffler in occasione del PGA Championship.
Ma, dopotutto, oggi Scheffler sta giocando a Pinehurst, e quella storia rimarrà per lui solo un brutto ricordo.
Mentre Cyril Walker, ed altri come lui, non hanno avuto lo stesso privilegio.