Dal 21 al 24 settembre a Phoenix va in scena la 31ª Phoenix Cup, la manifestazione considerata la vera e propria Ryder Cup del golf paralimpico. Tra i protagonisti di quest’edizione ci sarà anche un italiano: Cristiano Berlanda, classe 1974, originario di Lecco.
Un traguardo storico, visto che Berlanda sarà il primo italiano di sempre a indossare i colori del Team Europa in questa prestigiosa sfida contro gli Stati Uniti.
La Phoenix Cup non ha il nome della Ryder Cup, ma ne riprende formula, fascino e intensità. La squadra europea arriva in Arizona da campione in carica, dopo il successo dello scorso anno all’Old Course di St Andrews. Dall’altra parte, il team americano cercherà di sfruttare il fattore campo per riportare il trofeo in casa.
Per Berlanda, che ha già collezionato risultati importanti nei tornei internazionali, la convocazione è arrivata a marzo dal capitano inglese Graham Moore. Da allora si è allenato con grande intensità insieme al commissario tecnico della Nazionale, Nicola Maestroni, che lo descrive così:
“Cristiano ha tutte le carte in regola per dare il massimo e portare un grande risultato alla squadra europea”.
Il percorso di preparazione ha riguardato sia l’aspetto tecnico che quello atletico. L’emozione però è tanta, come ha raccontato lo stesso Berlanda:
“Non dormo la notte. Il mio impegno nella preparazione è stato massimo e devo ringraziare il presidente della FIG Cerchiai e tutta la Federazione che mi hanno sempre dato tutto l’appoggio possibile, anche nei momenti più difficili. Un grazie va anche a mia moglie Yasmin, a tutti i miei compagni di squadra Paralimpica, da Perrino a tutto il Team Azzurro, senza dimenticare il Centro Protesi Inail di Budrio per la Protesi tecnica messa a disposizione. Un grazie non può mancare al Golf Club Lecco che con Michele Rigoni mi ha sostenuto nel quotidiano, così come il Direttore Tecnico Nazionale Roberto Zappa sempre disponibile per i preziosi consigli sul gioco”.
La 31ª Phoenix Cup si giocherà al Raden Golf Club di Phoenix e promette spettacolo e grande agonismo.
E, come se non bastasse, pochi giorni dopo toccherà alla “vera” Ryder Cup di New York, in un settembre in cui i Tabloid inglesi titolano «Due Ryder Cup potenti, un unico obiettivo: vincere e portare a casa la Coppa».
